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Le 10 domande al Mondiale: Lewa re del gol, sorpresa Moukoko e l’Africa è in ritardo

Getty Images

L’Argentina favorita, Messi decisivo. Senegal, Camerun, Marocco, Ghana e Tunisia, rose ancora non competitive. Peccato il ko di Mané

Un po’ tra Rino Tommasi (“i pronostici non li sbaglia solo chi non li fa”) e Gigi Marzullo (“fatti una domanda e datti una risposta”), questo è un modo per parlare del Mondiale d’inverno che, come ne “Il Leone d’inverno” (con Peter O’Toole e Katherine Hepburn), riunisce l’aristocrazia del football per redistribuire il potere.  

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1) Che Mondiale sarà

Sarà un Mondiale divertente e molto seguito. No, non è un’eresia, perché alla fine, quando si va in campo, pure dopo enormi polemiche e giuste discussioni - e qui ce ne sono state tante e tutte solide, anche se condite da un po’ di ipocrisia - il calcio perde la connotazione geografica-politica-culturale e torna a essere un modo trasversale di legare popoli e diversità. Il pallone che rotola è ipnotico e lo sarà anche qui, in questa scatoletta di sabbia, dove hanno costruito una specie di Manhattan tra le dune e il mare. Era meglio evitare, posto e data, ma ora che ci siamo, comunque vada sarà un successo.  

2) Quale sarà la squadra rivelazione

Gli Stati Uniti di Gregg Berhalter, il primo ct a stelle e strisce a vivere un Mondiale da calciatore e allenatore, hanno la seconda età media più bassa delle 32: 25 anni e 175 giorni. La crescita della MLS in mezzi e spettatori, la formazione calcistica di scuole e college favoriscono l’allargamento della base. Gli Usa, come noi, si sono suicidati nel 2018 perdendo la Russia. Però, a differenza nostra, non hanno fallito il secondo obbiettivo di seguito. Si presentano con la voglia di riscatto tipica degli all american boys e i successi nella Nations League e della Gold Cup. Da seguire Yunus Musah, 19 anni, che poteva perfino scegliere l’Italia. 

3) Il giovane rivelazione

Youssoufa Moukoko potrebbe giocare la prima partita del Mondiale a 18 anni e tre mesi. Non sarà il più giovane in assoluto in una Coppa del Mondo, ma è nostro il rampante. Avrebbe potuto scegliere il Camerun, ma gioca per la Germania. Attaccante rapido, imprevedibile, multitasking, può essere prima punta ma anche esterno, di qui o di là. Merce rara e quindi appetibile. Il contratto con il Borussia Dortmund è in scadenza e le offerte fioccano. Dalla (Super) Premier League (Manchester City, Liverpool, Manchester United, Chelsea) o in alternativa dal solito Psg e dal Barcellona. Magari, dopo il Qatar, le possibili destinazioni aumenteranno.

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