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Perché Messi ce l'ha così tanto con l'arbitro Lahoz? Spunta un precedente

La Pulce alla fine si è tolto un sassolino dalla scarpa nei confronti del direttore di gara: ancora non ha digerito un episodio che risale al 2020

Messi ha trascinato l’Argentina in semifinale con un assist delizioso e due rigore, uno ai tempi regolamentari e uno dopo i supplementari. È stato anche ammonito per proteste, in una partita a nervi tesi. Alla fine ha potuto festeggiare, però si è tolto anche un bel sassolino dalla scarpa nei confronti dell’arbitro, lo spagnolo Mateu Lahoz. «Non voglio parlare dell’arbitro - ha detto -. Dopo ti sanzionano, non posso dire quello che penso. Avevamo paura prima della partita perché sapevamo com’era. Credo che la Fifa debba rivederlo: non possono mettere un arbitro così in una partita come questa. Non è all’altezza».

Il precedente

Ma perché Messi ce l’aveva così tanto con l’arbitro. C’era un precedente tra i due: nel 2020 Lahoz aveva ammonito Leo che si era tolto la maglia dopo un gol per celebrare Maradona. Messi ha superato anche questo.

L’attacco di Martinez

Un durissimo attacco all’arbitro è arrivato anche Dal Dibu Martinez. «Non so che cosa ha fischiato con quella punizione - riferendosi al gol del 2-2 dell’Olanda - poi ha dato un recupero di dieci minuti, voleva che pareggiassimo».

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