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Argentina-Francia, le pagelle: i voti di Messi e Mbappé stupiscono

Getty Images

Di Maria spacca, Martinez super. Rabiot cresce, Giroud frenato

Francia

Ct Deschamps 7,5

Turbato dal caso Benzema, dal virus influenzale, presenta una Francia un po’ scarica. Ma è bravissimo ad aggiustarla in un 4-2-4 di vigore e intraprendenza che stravolge una finale già segnata. Chiude dieci anni di esperienza da ct in modo sfortunato, per niente inglorioso.

Lloris 6,5

Gli riesce un paio di parate, una delle quali su Messi prima dei supplementari. Sul resto non ha molto da imputarsi. Peccato perché perde ai rigori la possibilità di diventare il primo capitano ad alzare due volte la Coppa.

Koundé 6

Con Di Maria è una vita di patimenti. Migliora quando non ha più un’ala vera da contenere.

Sisasi (16’ sts) sv

Varane 6

Tiene in gioco Mac Allister sul fulmineo contropiede del 2-0. Dopo alterna salvataggi a movimenti inidonei. Sfinito dal virus, chiede il cambio nel secondo supplementare.

Konaté (8’ sts) sv

Upamecano 7

Non è sempre in asse ma merita un elogio per la scivolata che protegge la patria sull’occasione migliore capitata a Lautaro.

T. Hernandez 5

Sbalestrato. Scaloni voleva attaccare la Francia proprio lì, conoscendone i limiti difensivi. Lui non prende mai le misure, non individua un riferimento con Messi che spesso lo abbandona per cercare idee altrove. Spinge un po’ ma non basta.

Camavinga (26’ st) 7,5

Da terzino sinistro è un propulsore di vivacità e atletismo, alzando i ritmi concede qualcosa in fase difensiva ma per Deschamps era un rischio calcolato.

Griezmann 5,5

Da mezzala pura stavolta fatica a trovare posizioni e qualità. Paradossalmente esce quando sembrava in crescita.

Coman (26’ st) 6,5

Mezzo punto in meno per aver sbagliato il rigore. Ma da quando entra, la Francia è molto più bella.

Tchouameni 5,5

La sua giovane finale è un costellata di rimpianti. Non guida la squadra come sa. E calcia malissimo il suo rigore.

Rabiot 7

A disagio nella prima ora, diventa importante nella rimonta con il lancio da cui deriva il 2-2. In più sfiora il sorpasso con un tiro di sinistro. Esce per un colpo alla testa.

Fofana (6’ pts) 6

Corre su e giù per dare equilibrio.

Dembelé 4,5

Inconsistente nella produzione offensiva e allocco sul rigore: Di Maria non aspettava altro, dopo averlo saltato come un paletto da allenamento.

Kolo Muani (41’ pt) 7

Con fisico e coraggio scompagina l’Argentina, procurando un rigore e segnandone un altro. Ma tira addosso a Martinez il pallone della vittoria.

Mbappé 10

Il mostro è così: umorale e irresistibile. Non si è manifestato per 70 minuti. Poi riprende da solo la partita con la prima tripletta in un Mondiale dai tempi dell’inglese Hurst, che però nel 1966 fu probabilmente aiutato da una svista arbitrale. Un fuoriclasse deluso: non può festeggiare il compleanno (24 anni domani) con il secondo Mondiale di fila ma viene ricompensato dal titolo di capocannoniere. Sono 8 gol in 6 partite e uno spicchio.

Giroud 5

Debilitato da un dolore al ginocchio, che ne aveva messo a rischio la finale, non si libera mai della tenaglia impiantata da Romero e Otamendi. Esce comprensibilmente rabbuiato prima dell’intervallo, ignorando Deschamps che gli tende la mano.

Thuram (41’ pt) 7

Si piazza prima a sinistra e poi nel mezzo, sempre per distrarre i difensori da Mbappé. In proprio eroga un assist da campione per il 2-2.

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