PRIMO TEMPO - L’assistente Tonolini e il quarto Rocchi segnalano a Tagliavento che il pallone servito da Totti verso Gervinho è uscito: nessuna immagine chiarificatrice, andiamo sulla fiducia. L’episodio più difficile: lancio di Pirlo, Giovinco parte in posizione regolare, viene trattenuto per la maglietta da Benatia (in effetti c’è anche una leggera trattenuta del bianconero) e va a terra, Tagliavento ammonisce il difensore giallorosso, la Juve avrebbe voluto il rosso per chiara occasione da gol. E’ stato molto bravo e altrettanto lucido l’internazionale di Terni: Giovinco non ha il possesso del pallone, dunque corretto il giallo. Netto il calcio di Florenzi a Giovinco: ok l’ammonizione.
SECONDO TEMPO - Cross di Isla, l’assistente Manganelli segnala che il pallone è uscito sul fondo, un secondo prima che Peluso metta dentro di testa: gol anato, anche qui nessuna immagine probante, l’impressione però è che la parabola sia molto ampia (prendere la traversa come riferimento non ha senso, è su un piano diverso rispetto al pallone). Problemi con l’auricolare, Tagliavento si fa aiutare da Rocchi. Manganelli segnala all’arbitro che Castan se l’è dette con Torosidis: ammonito. In ritardo Peluso su Gervinho: giallo. Ok il gol decisivo: Strootman è in linea con Barzagli quando viene servito da Pjanic, poi il cross arriva col pallone in campo. La Juve rimette il pallone con una rimessa laterale guadagnando dieci metri. Tagliavento ha - da regolamento, si confronti la «Guida pratica» dell’Aia, alla regola n. 15 (punto 4) - invertito la rimessa, mandando su tutte le furie Vidal (e forse pure Buffon, che ha lasciato il campo). In un Roma-Juve del 2007 (arbitro Morganti), Cicinho guadagnò sette metri prima di battere, l’arbitro invertì la rimessa, da lì nacque il gol di Iaquinta del 2-2.