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Moviola serie A, Rocchi e Fabbri si perdono un rigore

D’Ambrosio aggancia Zaniolo Arbitro “coperto”, silenzio al video

ROMA-INTER 2-2
ROCCHI

C’è un errore che finisce per risultare determinante sul risultato finale. Manca un rigore alla Roma, così netto che bisogna trovargli una spiegazione per poter capire cosa sia passato nella testa dell’internazionale di Firenze, Gianluca Rocchi, e del suo collega al Var, Fabbri. D’Ambrosio si trasforma in Capitan Uncino e arpiona la gamba sinistra di Zaniolo, un passo e giù, in area. L’attesa resta delusa, nessuna chiamata da parte di Fabbri, che affiancherà in Fifa Rocchi dal prossimo primo gennaio. Nel frattempo, però, fra i due nessuna comunicazione sul contatto, che ha fatto infuriare l’Olimpico. C’è, pure, un altro rigore, stavolta il Var fa il suo (sui falli di mano, ormai, è quasi automatico, speriamo che Qualcuno capisca che utilizzarlo così è follia pura) e francamente sarebbe stato difficile pensare il contrario.



DA RIGORE
Partiamo dall’episodio clou: Zaniolo entra in area dell’Inter, lo affronta D’Ambrosio che lo aggancia sul collo del piede sinistro. Rocchi (lo si capisce dalla ripresa retro porta) è coperto, si sposta verso la sua destra per avere una visuale migliore, per sua sfortuna viene impallato da Joao Mario. Una spiegazione, non “la” spiegazione. E il Var? Certo, in questo caso la responsabilità ce l’ha anche (se non soprattutto) l’arbitro al video, nel caso Fabbri. Che avrebbe dovuto, anche in caso di “certezze” da parte di Rocchi, convincere l’arbitro ad andare a rivedere l’episodio. Anche qui, “una” spiegazione: talmente ossessionati da quest’uso col freno a mano tirato del Var, dallo stare attenti a come si chiama, dal mandare a memoria meccanicamente «chiaro ed evidente... chiaro ed evidente» riferito all’errore, che gli arbitri finiscono per perdersi davvero l’evidenza di quello che succede. Era talmente semplice, ieri sera, che questo potrebbe aprire un fronte nuovo nei confronti del Var.

ERA NETTO
Netto, invece, il gomito destro di Brozovic sulla “spizzata” di testa di Skriniar: il movimento è verso il pallone, allarga lo spazio, Rocchi non lo aveva colto, stavolta Fabbri s’è sentito l’animo leggero (sui falli di mano l’indicazione è quella di andare sempre a rivedere, dunque sì alla videomania), l’ha richiamato e così è arrivato il penalty.

AL LIMITE
Uscita di Olsen sul filtrante di D’Ambrosio, Manolas e Icardi corrono parallelamente verso il pallone, il difensore giallorosso usa il fisico e, spalla contro spalla, difende l’intervento del proprio portiere. Al limite, ma ci sta lasciar proseguire.

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