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Moviola, Rigore Roma: Chiffi tocca il pallone e doveva fermare

Gli episodi più importanti della 36ª giornata di serie A

 

Verona-Lazio 1-5
Volpi-Fabbri, che sciagura: rigori da film horror

Male Volpi, prossimo arbitro di serie A (sezione di Arezzo, indovinate nelle grazie di chi è?), e male Fabbri, una stagione disgraziata la sua (dopo Roma-Parma è stato completamente fermato anche per questioni comportamentali, forse gli si poteva evitare la figuraccia anche al VAR): i rigori fischiati (tranne l’ultimo, netto: contatto Radunovic-Immobile) sono la sintesi della confusione che regna nella CAN (dire all’ultimo briefing in videoconferenza che il braccio di Milinkovic in Lazio-Cagliari non è rigore né OFR è negare tutto quello che c’è stato fino ad oggi, che linee guida si possono avere?).

Mai rigore/1

Rigore al Verona: è Zaccagni che correndo tocca con lo scarpino la tibia di Luiz Felipe, non c’è negligenza da parte del difensore bianconceleste, qui il VAR non può intervenire, è tutta colpa di Volpi.

Tre per uno

Il secondo rigore è una pantomima: ci sono tre falli eppure c’è stato bisogno dell’OFR che, ovviamente, ha puntato sull’ultimo, il meno punibile. Immobile viene spinto da Günter (piede sulla linea dell’area, dunque dentro), viene colpito da Lazovic con una ginocchiata, nel frattempo il pallone sbatte sulla spalla di Immobile, sul petto di Lazovic, ancora sulla spalla di Immobile e quindi sul braccio destro di Lazovic che è si largo, ma la tripla carambola arriva da pochi centimetri di distanza.

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