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Moviola Torino-Juve, l'analisi del contatto tra De Ligt e Belotti

L'episodio tra il difensore olandese e il capitano granata è al limite. Fabbri clamoroso su Mandragora

Partita non limpida per l’internazionale Michael Fabbri. Ma prima ancora di parlare di De Ligt-Belotti (al limite), della rimessa invertita sul gol dell’1-1 (era per la Juve, ma poi passano diversi secondi), della simulazione di Bernardeschi, c’è quel giallo tolto a Mandragora che desta molto stupore. Perché non è una valutazione “oggettiva” sbagliata (un angolo, una rimessa laterale, un fallo non commesso) ma è una valutazione “soggettiva” che spetta solo all’arbitro. Che ha visto il fallo (che c’è), che lo ha valutato da giallo (che probabilmente non c’era) e non può essere oggetto di contrattazione tirando sul prezzo. Altrimenti bisogna ammettere che ha ammonito per inerzia, e il discorso scivolerebbe su un terreno minato.

La spiegazione del contatto tra De Ligt e Belotti 

Non c’è una sola verità sull’episodio De Ligt-Belotti, anzi, forse una c’è: non è un episodio da VAR. Perché Belotti liscia il pallone e l’unico che lo tocca è De Ligt (siamo più per questa ricostruzione, dunque no rigore), ma è anche vero che De Ligt colpisce netto Belotti e poi il pallone.

E’ Bremer che tiene in gioco Ronaldo sul tocco di Chiellini, anche in maniera netta, è il VAR che corregge l’assistente Meli. Vojvoda non sfiora neanche Bernardeschi, che simula in maniera clamorosa: qui bravo Fabbri ad ammonire.

VAR: Mazzoleni 6 “Segna” lui il gol di Ronaldo.

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