NICCHI SUGLI STRANIERI -"Oggi il calcio non mi diverte e non mi appassiona più: ci sono troppi stranieri in campo, di cui non conosciamo la cultura, né la storia; ci sono giocatori di cui non si è mai sentito parlare e ce li ritroviamo in Serie A. Dobbiamo trasmettere loro la cultura e il rispetto delle regole che magari nei rispettivi Paesi d'origine vengono applicate in modo leggero". Lo ha detto Marcello Nicchi, presidente dell'Assoarbitri, intervenendo a Radio anch'io lo sport, su RadioRai. "Servirebbe più attenzione per i nostri giovani, i nostri vivai, e se poi nel mondo ci sono decine di campioni che vengono a giocare da noi saranno ben accolti", ha aggiunto Nicchi che, sulla possibilità di "aprire" i microfoni delle emittenti agli arbitri, precisa: "Quando cambierà la cultura e il modo di analizzare il calcio faremo parlare gli arbitri. La nostra categoria ultimamente ha fatto passi da gigante, la considero la più forte nella storia del nostro calcio. Ma li avere visti i nostri arbitri? Sono atletici, belli, spigliati". Il designatore Stefano Braschi è vicino alla fine del mandato in seno all'Aia, "ma di lui ci avvarremo in futuro, a prescindere dalle prossime scadenze", taglia corto Nicchi. "Non ho mai sentito un Braschi così appassionato e motivato nella scelta degli arbitri - ha poi aggiunto -. Sul designatore abbiamo le idee molto chiare e non vedo all'orizzonte molte difficoltà".
NICCHI SUGLI STRANIERI -"Oggi il calcio non mi diverte e non mi appassiona più: ci sono troppi stranieri in campo, di cui non conosciamo la cultura, né la storia; ci sono giocatori di cui non si è mai sentito parlare e ce li ritroviamo in Serie A. Dobbiamo trasmettere loro la cultura e il rispetto delle regole che magari nei rispettivi Paesi d'origine vengono applicate in modo leggero". Lo ha detto Marcello Nicchi, presidente dell'Assoarbitri, intervenendo a Radio anch'io lo sport, su RadioRai. "Servirebbe più attenzione per i nostri giovani, i nostri vivai, e se poi nel mondo ci sono decine di campioni che vengono a giocare da noi saranno ben accolti", ha aggiunto Nicchi che, sulla possibilità di "aprire" i microfoni delle emittenti agli arbitri, precisa: "Quando cambierà la cultura e il modo di analizzare il calcio faremo parlare gli arbitri. La nostra categoria ultimamente ha fatto passi da gigante, la considero la più forte nella storia del nostro calcio. Ma li avere visti i nostri arbitri? Sono atletici, belli, spigliati". Il designatore Stefano Braschi è vicino alla fine del mandato in seno all'Aia, "ma di lui ci avvarremo in futuro, a prescindere dalle prossime scadenze", taglia corto Nicchi. "Non ho mai sentito un Braschi così appassionato e motivato nella scelta degli arbitri - ha poi aggiunto -. Sul designatore abbiamo le idee molto chiare e non vedo all'orizzonte molte difficoltà".