DEFREL FERISCE - Gli azzurri, nel primo quarto d'ora tutti in una fiammata di Mertens, sottovalutano il Cesena che ci crede, ci prova e ci riesce: prima Carbonero di testa spaventa Andujar, poi Defrel lo trafigge dal limite, con tutto il tempo di mirare e piazzare la rasoiata fatale. Il silenzio, che dalla Curva B in sciopero scende su tutto il San Paolo già nervoso per la ferita europea, diventa coro di rabbia e di richiesta: Napoli, ora svegliati.
È MERTENSHOW! GABBIADINI FA 100 - Ancora non sa, lo stadio, cheMertens è in serata di grazia: l'assolo iniziale è il preludio dello show del folletto belga, è suo il gol del pari che gonfia violento la porta di Agliardi tradito dall'errore di un compagno nel rinviare ed è suo anche l'assist che un minuto dopo spiega le ali a Gabbiadini per il raddoppio, centesimo gol stagionale di un Napoli a trazione anteriore. Mertenshow a Fuorigrotta, l'istantanea è l'abbraccio col Pipita in panchina per un gol che deve valere la rimonta Champions.
DEFREL PUNISCE ANCORA - Ma ogni frenata è pericolosa per gli uomini di Rafa, convinti di avere ora in pugno la partita e il risultato: appena si distrae il Napoli offre il fianco alla beffa, che porta ancora lo stesso nome. L'assist è di Volta, la stoccata ancora di Defrel. È 2-2 all'intervallo, è ancora tutto da rifare.TUTTI IN PIEDI PER DRIES - Tutti avanti, a crederci, non può finire così: Mertens da destra incrocia al volo a botta sicura, mancando la porta. Ma è la sua serata, Dries è inarrestabile e appena torna sulla sinistra fa di nuovo malissimo: dribbling, rimpallo a favore, dai e vai con Hamsik (10° assist stagionale) e piatto a fil di palo per il nuovo, agognato vantaggio.
PAURA BRIENZA, SPAZIO AL PIPITA - Non è finita però, perché dall'altra parte c'è un altro folletto tutto italiano che spaventa gli azzurri. Franco Brienza, trentasei primavere di pura classe, si inventa una rovesciata dal limite dell'area: un gesto tecnico velenoso che solo Andujar con un guizzo riesce a togliere dalla porta. Pecchia, con Rafa in tribuna, decide che è ora di cambiare: fuori Gabbiadini dopo 65', anche Higuain si unisce agli applausi a scena aperta per il centravanti arrivato a gennaio e già nel cuore dei tifosi a suon di gol.
INSIGNE CAPITANO FINALE - Finale con un pathos infinito: Hamsik si divora il poker, sulla ribattuta Mertens manca la tripletta. Higuain colpito duro al fianco, resta in campo soffrendo mentre Cascione prova anche lui l'acrobazia, senza fortuna. Il Napoli è teso a cercare ancora il gol, il Cesena traballa ma regge. Esce Marekiaro, la fascia e l'abbraccio sono per Insigne: saranno lui e Gargano, che regala la giusta ovazione a Mertens, a guidare in porto la nave azzurra fino ai soffertissimi tre punti per continuare a sperare di agganciare la Champions League.