BOLOGNA - Ragazzi nati negli Anni Novanta, la meglio gioventù. Tra il '94, quando l'Italia perdeva il Mondiale ai rigori col Brasile, e il '98, con la traversa sul rigore di Di Biagio che ancora trema. Sono calciatori tutti uniti dal talento cristallino. Per esempio Mihajlovic punta forte su Davide Calabria, che ha già debuttato con Inzaghi l'anno scorso. Sempre del '96 ci sono Donsah del Bologna e Ntcham del Genoa. Il primo è un migrante a cui è andata bene: nato in Ghana, arrivò in Italia a Lampedusa con il padre, a quindici anni. L'altro è cresciuto nel Manchester City, si ispira a Yaya Tourè. Pedro Pereira è il più giovane: appena 17 anni ma Zenga gli ha fatto assaggiare la Serie A in un paio di occasioni. Il portoghese domani sera magari dovrà vedersela con Totti. Quando il ragazzo è nato il capitano della Roma giocava da cinque anni in Serie A. Altri esempi non mancano: il portiere Gollini del Verona, il centrocampista Diawara del Bologna, il senegalese Dioussè dell'Empoli. Tutti accomunati dalla grande fame di calcio.