Senza gioco, ma con i gol. Pochi, pochissimi, però sufficienti per tornare in testa alla classifica. L’Inter ha giocato a Bologna una partita brutta, senza ritmo, senza qualità. Ma al primo errore del Bologna, l’ha punito. La cattiveria è la prima caratteristica della squadra di Mancini. E poi il carattere, perché non può essere un caso che l’Inter abbia giocato meglio in 10 uomini (espulso Murillo) sabato scorso a Palermo creando buone occasioni e difendendo senza problemi l’1-1 e che stavolta, a Bologna, abbia addirittura segnato con uomo in meno (espulso per doppia ammonizione Felipe Melo al 15' del secondo tempo), vinto la partita e ripreso il comando del campionato. Dunque, cattiva e di carattere, questa è l’Inter che ha vinto cinque partite per 1-0.

Del Bologna di Delio Rossi, sconfitto 8 volte in queste 10 giornate, si può dire l’esatto contrario. E’ una squadra tenera, fragile, a tratti sembra angosciata. Preso il gol da Icardi, pur avendo un uomo in più ha quasi smesso di giocare mentre prima, in parità numerica, si era fatta preferire nettamente all’Inter sul piano della costruzione della manovra. Destro ha fallito clamorosamente il gol dell’1-1 all’ultimo istante del recupero, ma era l’attimo della disperazione. Il problema per il Bologna è serio: se non prende un punto nemmeno quando gioca in casa e per 35' (recupero compreso) ha un uomo in più, c’è da aver paura.