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Juventus-Napoli, centrocampo a confronto: vota il più forte

Viaggio nella supersfida scudetto, reparto per reparto

ROMA - Un viaggio in tre puntate sulla supersfida scudetto di sabato sera, quando Juve e Napoli si giocheranno il campionato faccia a faccia: anticipiamo il confronto dello Juventus Stadium mettendo di fronte, reparto per reparto, le due contendenti al titolo, affrontando il tema centrocampo. Anche qui Allegri non ha di che sorridere: Khedira è ai box per l'ennesimo infortunio di un talento che appare sempre più di cristallo, Asamoah era tornato dopo una lunghissima assenza ma si è di nuovo fermato e per entrambi non è ipotizzabile un recupero per sabato. È tornato Pereyra ma con ogni probabilità il tecnico livornese non rischierà l'argentino in una partita così delicata, preferendo affidarsi al trio collaudato Sturaro-Marchisio-Pogba. A casa Napoli la situazione è decisamente migliore, Sarri può sorridere: smaltito il turno di squalifica per somma di ammonizioni, Jorginho rientra a prendere in mano la manovra azzurra, con Allan e Hamsik intoccabili.

LA SFIDA SCUDETTO, RUOLO PER RUOLO

CENTROCAMPI A CONFRONTO

STURARO, IL RAGAZZO DIVENTATO GUERRIERO - Era arrivato in sordina, per crescere all'ombra di Pirlo e Vidal, ma Stefano Sturaro ha saputo bruciare le tappe e imporsi con personalità all'interno dello spogliatoio bianconero, diventando pedina preziosa per un reparto spesso alle prese con problemi fisici: la sua prestazione contro il Real Madrid nella semifinale di andata della scorsa Champions League ha conquistato i tifosi e Allegri, che questa stagione ne sta completando la crescita, stimolandolo anche ad apprendere l'arte dell'inserimento. È la prima alternativa a Khedira e Pogba e gioca già come un veterano.

ALLAN, IL BRASILE SOTTO IL VESUVIO - La calamita umana del reparto nevralgico azzurro, gladiatore nei contrasti, sogna di ripercorrere le orme di un altro brasiliano che ha fatto la storia della mediana partenopea, Alemao. Ruba palloni senza sosta, aggiungendo alla spada dei tackle il fioretto degli assist e dei gol: già tre centri in campionato. Con buona pace del 'mastino' Gargano, il suo arrivo ha alzato il livello del centrocampo partenopeo portandolo ad essere paragonabile a quello della Juventus: contenimento e progressione, inserimenti e protezione, Allan è il Brasile che non ti aspetti, tutta sostanza e zero svolazzi: e dopo Udine, anche Napoli è già innamorata.

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JUVE-NAPOLI, DIFESE A CONFRONTO

MARCHISIO, UN PRINCIPE AL COMANDO - L'unico giocatore impossibile da sostituire questa stagione, Claudio Marchisio è il talismano della Juventus: con lui in campo questa stagione i bianconeri non hanno mai perso. Partito Pirlo, Allegri gli ha affidato il compito di costruire gioco e il Principino, trent'anni di Juventus dalla B a Berlino, ha preso in mano la squadra nell'anno della ricostruzione dopo aver smaltito l'infortunio che lo ha tenuto fuori nelle fasi iniziali del campionato quando i bianconeri sono crollati in termini di prestazioni e risultati. In rosa non esiste un equivalente, Hernanes non ha mai dimostrato di essere all'altezza del ruolo nelle occasioni che gli si sono proposte, tra le quali proprio l'andata della sfida. La Juve entrò rattoppata in campo e uscì bastonata dal 2-1 che rilanciò le ambizioni napoletane e chiarì le idee a Sarri, proprio in quel periodo impegnato a ultimare la metamorfosi della sua creatura dal 4-2-3-1 zoppicante, retaggio del suo passato empolese, al 4-3-3 corazzato che ora fa tremare i campioni d'Italia in carica.

CLASSE E TECNICA: GUIDA JORGINHO - È il vertice di ogni triangolo di passaggio della ragnatela con la quale il Napoli avvolge la manovra attorno all'avversario, eppure era l'uomo più a rischio nel nuovo progetto tecnico per il quale era arrivato da Empoli anche Valdifiori, il cervello dell'Empoli di Sarri. Ma l'italobrasiliano, che già era stato messo ai margini da Benitez e che stava per rientrare nel clamoroso passaggio di Dybala in azzurro, ha saputo accettare la concorrenza e vincerla, convincendo l'allenatore toscano a consegnargli le chiavi del centrocampo. Recordman in Serie A per passaggi completati e un occhiolino a Conte per un'eventuale convocazione, si è fatto ammonire nel recupero della gara con la Lazio per far scattare la squalifica contro il Carpi e presentarsi titolare allo Stadium.

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JUVENTUS-NAPOLI, UNO SHOW DA 850 MILIONI di Ettore Intorcia

POGBA, MR 100 MILIONI SA FAR MALE AL NAPOLI - È proprio al Napoli che Mister 100 milioni lega i suoi momenti indimenticabili, perché quando vede azzurro il Polpo si esalta: contro i partenopei arriva infatti il primo gol della sua storia bianconera e negli anni successivi due prodezze al volo in altrettanti scontri diretti. Mai come questa volta però da lui i tifosi juventini si aspettano le giocate in grado di fare la differenza, perché questo Napoli è il più forte mai incontrato finora.

Comunque, in attesa del confronto con Hamsik sul campo, i due già si danno battaglia a colpi di look: alla cresta dello slovacco il centrocampista francese replica con la sfera dei Pokemon disegnata sulla testa. D'altronde lo slogan del celebre cartone animato è 'Gotta catch'em all!' che tradotto suona più o meno come 'Acchiappali tutti!', cioè quello che ha fatto la Juve in queste quattordici giornate di vittorie: riacchiappare tutti i fuggitivi e rispedirli indietro in classifica. Alla collezione manca solo il Napoli...

HAMSIK, UN GOL PER LA STORIA - Marekiaro si è ripreso il Napoli. Benitez l'aveva messo in discussione, limitato, ridotto a ombra del centrocampista che incantava l'Europa: Sarri lo ha preso, lucidato e rimesso al centro del progetto e del gioco e lo slovacco lo ha ripagato, tornando ad essere dominante e implacabile da interno sinistro del centrocampo a tre. La sua storia contro la Juve va avanti dall'anno della Serie B quando gli azzurri risalirono in massima serie a braccetto con i bianconeri: una storia fatta di gol, corteggiamenti di mercato sempre rispediti al mittente, di sconfitte pesanti e trofei, di una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana alzata in faccia ai rivali di una carriera. Sabato insegue la sua rete numero 81 con la maglia azzurra, un sigillo che significherebbe affiancare sua maestà Diego Armando Maradona.

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JUVE-NAPOLI, IL CAMMINO DOPO LO SCONTRO DIRETTO di Alberto Polverosi

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