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Nicchi in fuorigioco: arbitri in tv? Lo diceva anche nel 2009

Il presidente dell’Aia è già in campagna elettorale e promette ciò vagheggiava già sei anni fa

ROMA - Come fanno tutti i bambini prima di scrivere la letterina di Natale, promettendo di essere più buoni, anche il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, visto che - elettoralmente parlando - le elezioni si avvicinano, rispolvera il suo vecchio cavallo di battaglia, già anticipato nel 2009 (anno della suo primo mandato) e soprattutto nel 2012 (data d’inizio del secondo ciclo), senza però che sia mai accaduto nulla: arbitri “parlanti” dopo le partite. No, non una novità, soprattutto per l’ex arbitro internazionale (per otto partite) di Arezzo. La portata della novità entrerebbe nell’ottica della svolta epocale e dunque (nonostante si sia abbassato il quorum elettivo riferito al terzo mandato al 55%) meglio cominciare subito con la propaganda. Nicchi ha gettato l’amo: «Non siamo lontani dal far parlare gli arbitri a fine gara, anche prima che si esprima il Giudice sportivo, dalla prossima stagione si può pensare di iniziare una fase sperimentale in alcune partite» ha detto a «La politica nel pallone» di Emilio Mancuso su Gr Parlamento.

PROPAGANDA - Il presidente degli arbitri è anche tornato sul tema della tecnologia, che tutto il Mondo vuole e che sarà nuovamente oggetto di riflessione nella riunione dell’Ifab a Cardiff (venerdì, sabato e domenica prossimi). Dato che l’aria che tira è cambiata, Nicchi ha modificato il suo punto di vista: «La tecnologia porterà dei benefici, come ha fatto la Goal Line Technology, ma parliamo di tecnologia applicabile a situazioni che implicano che il gioco sia fermo. Stabilire se un fallo sia stato commesso dentro o fuori dall’area, non se sia fallo».

Una posizione ben diversa da quello che aveva detto a dicembre 2011 («Sarebbe la fine del calcio se il calcio stesso dovesse essere trasformato in elettronico» disse in collegamento con SkySport24), a gennaio 2012 («Il calcio in mano alla tecnologia vorrebbe dire la fine di questo sport. Sarebbero soldi spesi inutilmente. Uno o due gol-non gol non cambia la storia del calcio» rivelò alla presentazione dell’album Panini 2011-12) e a marzo 2012 a Pescara per i 100 anni dell’Aia («Il giorno in cui la tecnologia si sostituirà all’uomo sarà la fine del calcio»).

PROMOSSO - Nicchi ha reso gli onori a Rocchi, che ha arbitrato benissimo Juve-Inter di domenica: «Ho visto Rocchi molto concentrato e sereno, ha fatto una bella prestazione, gli va riconosciuto. Tutti gli hanno riconosciuto una prestazione di valore».

VIDEO - MONTELLA DISSE: NICCHI NON FACCIA IL PERMALOSO 

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