TORINO - La Juve dei primi 60 minuti potrebbe bastare per l’impresa all’Allianz Arena. Quella del finale, no. Ma probabilmente un legame c’è: dopo aver dominato il Sassuolo e segnato solo un gol per l’errore a mezzo metro dalla linea di porta di Khedira e le prodezze di Consigli, la Juve ha mollato perché ha cominciato a pensare al Bayern. In quella prima ora di partita, ha giocato da padrona, raggiungendo cime di spettacolo assoluto soprattutto quando si scatenavano a destra Cuadrado e Dybala. Un’ora davvero bella, entusiasmante, fatta di un calcio arrembante e tecnico.

Su tutti, ancora una volta, quel fenomeno di Dybala che, quando c’è Mandzukic, gode di una libertà straordinaria. Il centravanti croato ha lavorato come un forsennato, recuperando palloni su palloni con un pressing asfissiante. Intorno ai suoi muscoli e all’ombra dei suoi centimetri, Dybala ha imperversato. Dopo di lui, un Cuadrado imprendibile, un Alex Sandro furente, un Barzagli sicuro, tanto da proteggere, insieme a Bonucci e Rugani, la squadra e il capitano: la Juve ha raggiunto il record storico di 10 partite senza subire gol, mentre Buffon è a soli 3 minuti dal primato di imbattibilità di Sebastiano Rossi. Il Sassuolo ha avuto la forza (soprattutto nel suo portiere Consigli...) di non farsi spazzare via e nel finale si è avvicinato dalle parti di Buffon, sospinto da Magnanelli. Aver preso solo un gol è un merito.

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