MILANO - Non c’è stata partita. O meglio, la vera sfida è stata Roma-Donnarumma. Il resto del Milan non era a San Siro. Forse già all’Olimpico, dove fra una settimana lo aspetta la Juve nella finale di Coppa Italia, ma questa è l’unica speranza di Brocchi. Perché se il Milan fosse davvero quello che ha preso 3 gol dalla Roma, facendosi dominare per 80 minuti su 90, allora sarebbe un problema serio permla partita contro i campioni d’Italia. Non è una squadra, non ha un gioco, non ha un’idea, non ha niente. E’ una formazione che sta andando alla deriva insieme alla sua dirigenza.
   La Roma non ha faticato a demolirlo più nel gioco che nel risultato. Il 3-1 finale non dà l’idea esatta di cosa è accaduto in campo, dove la differenza, sotto tutti i punti di vista, è stata eccessiva. Pjanic ha guidato la squadra col suo calcio spettacolare, il cui punto più alto è rappresentato dall’assist per la rete di El Shaarawy.

Grande il bosniaco, quasi perfetta la difesa, ma l’attacco è andato anche oltre chiudendo il campionato con 83 gol, il migliore di questa Serie A. Non solo: in tutta la loro storia, solo una volta i giallorossi sono riusciti a chiudere una stagione segnando più gol, nel 1930-31: 87. E ancora: dall’arrivo di Spalletti, la Roma ha mancato l’appuntamento con il gol una sola volta in campionato, lo scorso 24 gennaio contro la Juventus.
   Dall’altra parte, i numeri sono di segno opposto e confermano la pessima stagione rossonera. Il Milan chiude il campionato con appena 49 gol fatti: è il peggior attacco dei rossoneri dalla stagione 2001-02. Nelle ultime 13 partite di campionato, è riuscito a segnare più di un gol solo una volta (3-3 contro il Frosinone). Ed era dal dicembre 2007 che il Milan non mancava la vittoria casalinga per cinque partite di campionato di fila, come è successo in questo terribile finale di campionato.