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Bomba carta al derby, l'ultrà juventino condannato a 2 anni e 8 mesi

L'episodio nella sfida contro il Torino del 26 aprile del 2015: Saurgnani si era dichiarato innocente, ma contro di lui c'erano i messaggi che si scambiava con degli amici

TORINO - Due anni e otto mesi di carcere è la condanna inflitta a Giorgio Saurgnani, il promotore finanziario bergamasco, tifoso della Juventus, processato a Torino per il lancio della bomba carta allo Stadio Olimpico durante il derby della Mole del 26 aprile 2015 che provocò undici feriti. A Saurgnani, che non fa parte di gruppi organizzati, è stato imposto il divieto di accesso per tre anni negli stadi italiani e stranieri. Inoltre, ogni volta che gioca la Juventus, trenta minuti dopo l'inizio della partita dovrà presentarsi dai carabinieri. È stato condannato anche a risarcire le parti civili. A uno dei feriti dovrà versare 6mila euro.

Alla Figc, alla Juventus, e al Torino 5 mila euro a titolo di provvisionale più le spese legali. L'imputato si è sempre proclamato innocente ma contro di lui c'erano i messaggi che si scambiava con degli amici. Il pubblico ministero Andrea Padalino aveva chiesto 7 anni di carcere, ma i giudici hanno modificato il primo capo di accusa in "lancio di materiale pericoloso".

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