ROMA - "Mertens? Penso ai campi dei ragazzini, delle giovanili, e poi un gesto del genere vanifica ore ed ore di sermoni. L'arbitro ha sbagliato, ora il procuratore federale può provvedere a deferirlo, il regolamento dice che poteva essere sanzionato già in campo...". Così l'ex dirigente Figc, Antonelli Valentini, in merito all'esultanza di Mertens in occasione della gara con la Roma, a Italia nel Pallone su Radio 2: "Una cosa volgare, irriverente, poco rispettosa, pessimo esempio per i ragazzi, mi auguro che nessuno lo prenda da esempio e lo imiti".
L'ESULTANZA DI MERTENS
EPISODI DA CONDANNARE - "Ho criticato anche Ancelotti per il suo dito medio in Bundesliga. La giustizia sportiva ha gli strumenti per perseguire i cattivi comportamenti senza fare 2 pesi e 2 misure. Regole uguali per tutti, anche per i più famosi Sul razzismo non farei sconti a nessuno , si può fare ironia e battute su tutto ma su questo non si deve transigere. Ci sono 1 milione e mezzo di tesserati, tra cui tantissimi giovani, è importante chiarire bene che su questo aspetto non c'è spazio per le interpretazioni o per il dibattito. In azzurro? Dai campioni è difficile aspettarsi gesti del genere , spesso il grande talento va di pari passo con l'intelligenza. Ma ogni tanto succede. Mi ricordo Usa '94 , dove Tassotti rifiló una gomitata a luis enrique che l'arbitro non vide. O Cesare Maldini che insultó Varriale dandogli del bassotto. O Vieri, nel 2004, che affrontò i giornalisti in malo modo, dicendo "voi non siete nessuno". Cassano anche scivoló agli Europei con una battuta un po' infelice sull'omosessualità in conferenza stampa, ma fu più ignoranza che cattiveria, i giornalisti gli tesero un trabocchetto purtroppo".