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Crotone-Inter 0-2, Handa salva, Skriniar e Perisic segnano: Spalletti solo in vetta

ANSA

I nerazzurri soffrono a lungo ma nel finale ottengono il quarto successo consecutivo 

ROMA - I 30 gradi del caldo calabrese squagliano per 80 minuti l’Inter che dopo una partita scialba riesce a calare il poker grazie all’uomo che non ti aspetti. In una giornata in cui Icardi è avulso dal gioco, ci pensa Milan Skriniar a scrollare via il torpore e aprire la strada al successo poi ufficializzato da Perisic. Nonostante la prova poco brillante, Spalletti esulta: in carriera non aveva mai vinto le prime 4 di campionato.  

SQUILLO TONEV - L’Inter ripropone l’undici che ha piegato la Spal ma rispetto alla gara di San Siro l’approccio è meno baldanzoso: i nerazzurri si riversano nella metà campo avversaria con un giropalla troppo prevedibile e le verticalizzazioni diventano una chimera al punto che i difensori sono spesso costretti al lancio lungo. Il Crotone è attento, quasi maniacale nell’eseguire i dettami di Nicola e allo scoccare dell’ottavo minuto prova a pungere: Tonev approfitta di un’incertezza di Miranda e sfreccia via a tutta velocità. Handanovic disinnesca, non senza qualche apprensione, il sinistro del bulgaro da posizione molto defilata. La replica è affidata a Perisic, liberato da una rimessa laterale: il croato si sposta sulla destra, salta un difensore e con il sinistro impegna Cordaz. L’Inter sembra un po’ svagata e dopo qualche secondo sboccia il secondo tiro in porta del Crotone: la palla calciata da Budimir è senza pretese ma Handanovic fatica, a causa di un rimbalzo velenoso, a spingerla in angolo.  

Crotone-Inter 0-2, tabellino e statistiche

Classifica Serie A

ERRORE JOAO - L’unico modo per far male ai calabresi è approfittare di un errore, come quello macroscopico di Barberis al 29’: lo scippo è di Borja Valero, Perisic fa filtrare la palla per Joao Mario che a tu per tu con Cordaz, mette a lato. In prossimità dei titoli di coda del primo tempo è Martella con un missile su punizione fuori di poco a certificare l’equilibrio in termini di occasioni create. Miranda non è in giornata di grazia e lo dimostra al 6’ della ripresa quando riserva un’altra corsia preferenziale a Tonev che spreca facendosi ipnotizzare dall’uscita con timing perfetto di Handanovic. Spalletti mette Vecino e Nagatomo al posto di Gagliardini e Dalbert (infortunato) ma è il Crotone a mantenere di più il pallino del gioco e a costringere agli straordinari il portiere sloveno, eccezionale al 68' nel riflesso su Rohden.

ICARDI FLOP - Nella prima mezzora del secondo tempo l’Inter è passiva e il primo sussulto è un tiro-cross di Perisic al 76’ sul quale Icardi, alla 150esima gara in nerazzurro, viene anticipato senza difficoltà. L’argentino recita da attore non protagonista perché a differenza della gara con la Spal non è mai riuscito a dialogare con la cerniera di centrocampo.

LA ZAMPATA - A sette dalla fine però l’Inter trova la zampata da grande squadra con Skriniar: dopo aver colto la traversa con la Spal, il difensore slovacco si traveste da bomber e sugli sviluppi di un angolo gonfia la rete di punta. In pieno recupero Perisic segna il suo secondo gol consecutivo sfruttando l'assist di Joao Mario e da il la ai festeggiamenti di Spalletti. Lo 0-2 ha il sapore di beffa per il Crotone che rimane l’unica di A senza reti: l’ultima squadra a giocare le prime quattro partite senza fare gol fu il Venezia 1998/99 (comunque salvo a fine stagione). L’Inter ringrazia questa conclamata allergia e si regala (almeno) una notte da sola in testa alla classifica.

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