ROMA - Ciro Immobile, mattatore nel match contro la Juventus che permesso alla Lazio di espugnare l'Allianz Stadium dopo 41 gare (er il 23 agosto 2015), non può non ricordare la fantastica annata con la maglia del Pescara. «Quella stagione - racconta l'attaccante della Nazionale italiana ai microfoni della Uefa - è stata importante per me perché mi ha permesso di fare il passo nei professionisti realmente. Sono riuscito a giocare quasi tutte le partite ed a segnare tanto. Con l'aiuto del mister Zeman che ci ha fatto giocare alla grande vincendo in campionato contro grandi squadre riuscendo ad arrivare primi». Ma l'anedotto curioso lo racconta alla fine dell'intervista. «Una volta - conclude Immobile - ci hanno sospeso una partita in casa per la neve. Lorenzo (Insigne), Marco (Verratti) ed io eravamo in ritiro e non appena appresa la notizia siamo rimasti in hotel a giocare a nascondino con tutta la squadra».

CUORE INSIGNE - Poco prima, però, è stato intervistato Lorenzo Insigne, decisivo nel match all'Olimpico contro la Roma. L'attaccante del Napoli ha parlato dell'amore dei tifosi nei confronti della sua squadra: «Ho parlato con i miei compagni di squadra, ho cercato di fargli capire questa città, cosa provano per questi colori e per questa squadra. Una passione che va oltre al calcio. I tifosi del Napoli non vedono l'ora che arrivi la domenica o la sfida di Champions League. Non si parla di altro. Una passione che a me fa piacere perché in altre realtà non si vive così a fondo».