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Udinese-Juventus 0-2: Bentancur-Ronaldo, otto vittorie su otto

Getty Images
La corazzata di Allegri non conosce soste: decima vittoria su dieci partite ufficiali tra campionato e Champions

ROMA - L'unica sosta che conosce la Juventus è quella obbligatoria per le nazionali: il resto è un cammino da caterpillar in campionato come in Champions, con la vittoria come unico motore. La squadra di Allegri travolge con disarmante serenità l'avversaria di turno - un'Udinese in piedi per mezz'ora grazie al suo arroccarsi in difesa e poi inevitabilmente, irrimediabilmente crollata nel momento in cui ha provato ad aprirsi - per poi dedicarsi a gestire risultato ed energie senza sforzo apparente. Due gol, entrambi balsamo per malesseri: del giovane Bentancur il primo (sarà la garra charrua, ma l'uruguagio tira fuori gli artigli e reclama maggiore spazio), del semidio CR7 il secondo, riportato dolorosamente sulla terra da dinamiche extra campo per ora lasciate fuori dal rettangolo verde.  

FORTINO UDINESE, CHIELLINI GRAZIATO - La sfida parte drammatica, cromaticamente parlando, con una discutibile scelta delle divise. Piovono palloni in area friulana dalle fasce o dalla trequarti, CR7 e Mandzukic nel pieno del gioco e Dybala l'assente ingiustificato. Udinese chiusa nella propria metà campo e tutta in una ripartenza velocissima di Lasagna, che surclassa Chiellini in velocità: il capitano bianconero lo abbatte, Abisso lo grazia di un giallo sacrosanto. A tratti sembra rugby, con gli juventini che cercano di portare il pallone dentro la porta avversaria usando la mischia, tanta è la densità umana all'interno dei sedici metri avversari. 

BENTANCUR-CRISTIANO, UNO-DUE DEVASTANTE - Dopo mezz'ora di fortino, l'Udinese prova timidamente a uscire dalla tana della sua metà campo ma viene subito punita: transizione velocissima della capolista che passa da una grande difesa della palla di Dybala con seguente apertura, Cancelo - posizione regolare - vola a crossare e Bentancur svetta più in alto di tutti, anche di CR7, schiacciando in rete la sua prima volta. Non è solo l'1-0, è il gol che frantuma le fragili certezze che la squadra di Velazquez aveva faticosamente costruito fino a questo momento: la Juve non molla la presa, Scuffet compie un miracolo su una fucilata di Mandzukic ma nulla può quando il croato difende palla in area servendola a Ronaldo, il cui sinistro in diagonale è troppo potente e preciso per essere deviato. L'uno-due si compie, la pratica viene archiviata dopo 38 minuti nonostante il tentativo di Barak di riaprirla, fermatosi sul palo esterno. 

SCUFFET EVITA DANNI PEGGIORI. TRAVERSA CANCELO  - Emre Can per Matuidi - piccolo problema - alla ripresa, unico cambio della partita. L'Udinese ha subito la chance di riaprire il match su una palla sporca messa in area juventina, Alex Sandro è decisivo nello spazzare il pallone a un metro dalla riga di porta. Pussetto per Behrami la mossa di Velazquez, Bernardeschi per Dybala quella di Allegri: il risultato è un'Udinese che alza un po' il suo baricentro - senza risultare pericoloso - e Juve che gestisce la gara senza patemi, sfiorando anche il tris in sequenza: Scuffet fa gli straordinari su Bernardeschi prima e Cristiano poi, con un diagonale di Mandzukic nel mezzo che esce di un niente e una staffilata deviata di Cancelo che il portiere friulano manda a sbattere sulla traversa. Si chiude con la BBC in campo, di nuovo dopo il ritorno di Bonucci. Otto su otto, dieci su dieci, cercasi avversarie: Genoa prossima sfida allo Stadium, poi l'Old Trafford e l'emozione Pogba, faccia a faccia da avversario per la prima volta. 

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