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Fiorentina-Juventus 0-3: Bentancur-Chiellini-Ronaldo

ANSA
Il gol dell'uruguaiano nel primo tempo apre i giochi, un'acrobazia del difensore e il rigore di CR7 li chiude: +11 sul Napoli

ROMA - Sporcata prima del calcio d'inizio da scritte orribili fuori dal Franchi, Fiorentina-Juventus in campo sentenzia il dominio juventino sul campionato italiano: tris senza appello ai viola che ringhiano ma non riescono a mordere, colpiti da Bentancur nel primo tempo e abbattuti dall'uno-due Chiellini-Ronaldo nella ripresa. Allegri gongola e vola, 40 punti su 42, un cammino a tappe forzate per il progetto di blindare il campionato con largo anticipo e potersi dedicare con tutte le energie alla Champions nel momento decisivo della stagione.

IL VAR AIUTA ORSATO - Non c'è Pjaca nei viola, tridente con Gerson a supporto di Chiesa e Simeone. Benassi con un siluro spaventa i bianconeri dopo neanche due minuti, Mandzukic si becca un giallo ingenuo dopo 10' e Orsato grazia Ronaldo che ne meritava un altro poco dopo. Una punizione sulla barriera di Biraghi e un disimpegno di Chiellini deviato da Edimilson nelle braccia di Szczesny, poi due penalty chiesti dai bianconeri: cross di De Sciglio deviato con il braccio da Milenkovic - Orsato all'on field review rileva il tocco precedente con la schiena che scagiona il viola - e contatto Ronaldo-Pezzella che non sembra sufficiente per fischiare una massima punizione.

BENTANCUR, GOL ALLA MARCHISIO - Sono comunque i segnali di una pressione bianconera che sfocia nel vantaggio alla mezz'ora: Bentancur chiede e ottiene il triangolo sulla trequarti a Dybala, si porta il pallone sul sinistro ignorando il passaggio a Ronaldo e incrocia rasoterra prendendo in controtempo Lafont. Un gol alla Marchisio per l'uruguaiano (il secondo in assoluto e in questa stagione dopo quello all'Udinese), passato dai malumori di inizio stagione per lo scarso utilizzo a colonna portante della collezione Juve autunno/inverno 2018. Si riparte e subito occasionissima per il pari fallita dalla Fiorentina - palla velenosa sporcata prima da Benassi e poi da Simeone senza forza - poi tentativi da fuori: una stoccata di Ronaldo che sibila vicino al palo, un destro di Chiesa in bocca a Szczesny e un esterno di Cancelo di poco a lato. Prima dell'intervallo un'altra punizione dal limite, stavolta sprecata da CR7.

PRESSIONE VIOLA. DENTRO PJACA - Ripresa che riparte senza cambi, con un nuovo tentativo di Benassi e i gialli a Bentancur e Vitor Hugo (diffidato). Pressione Fiorentina: Chiesa si vede respingere il destro da Szczesny, poi è Vitor Hugo di nuovo protagonista in negativo quando di fatto respinge l'assist di Biraghi invece di concludere a rete. Ancora Chiesa da fuori, piattone debole, poi è Milenkovic a finire sul taccuino di Orsato fermando Cancelo al limite: punizione di CR7 che Lafont mette in angolo. Pioli lancia l'ex al 65': fuori Benassi, dentro Pjaca.

GOL CHIELLINI E RIGORE CR7 CONFERMATI DAL VAR - Veretout impegna ancora Szczesny, ma il gol che arriva è di nuovo bianconero: corner messo fuori area, Cuadrado di testa trova Chiellini che si coordina e in mezza rovesciata impegna Lafont, la palla prende un effetto strano e si infila in rete con Ronaldo e Edimilson a provare a deviarla senza riuscirci. Orsato aspetta il check del Var, poi convalida. Il raddoppio alza il nervosismo in campo - Pezzella duro su CR7: giallo - e manda in tilt la Fiorentina che accusa il colpo del ko a 10' dal termine: cross di Mandzukic che Edimilson intercetta con la mano, Orsato assegna il penalty, il Var conferma la decisione e Ronaldo spedisce di potenza sotto la traversa il suo decimo gol in campionato, agganciando Piatek in testa alla classifica cannonieri. L'esultanza spedendo il pallone in curva costa però l'ammonizione a CR7, che Allegri decide di richiamare per la prima volta in assoluto prima del fischio finale, inserendo Bernardeschi. Il finale vede anche Thereau (subito ammonito) e Kean in campo per un match che non ha più nulla da dire, se non il sancire ulteriormente lo strapotere della Juventus sul campionato italiano: +11 sul Napoli secondo, 40 punti in cascina, sei in più rispetto allo scorso anno quando inseguiva proprio gli azzurri, record assoluto della Serie A sulle 14 partite iniziali.

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