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Perinetti, lodi a Giuntoli: "Dopo la gavetta ha acquisito considerazione"

L'ex dg del Genoa: "Pogba? La Juve lo sogna e avremo sorprese. L'Inter deve sostituire Lautaro con un profilo adeguato"

ROMA - Giorgio Perinetti è intervenuto a Radio Sportiva toccando tanti temi. Dal mercato (condizionato dalla crisi), alle lodi per il ds del Napoli Cristiano Giuntoli, giudicata "una persona che si è formata dal basso, a Napoli si è inserito con discrezione e ha preso sempre più spazio e considerazione. Svolge il suo ruolo nel modo giusto, contribuendo al buon andamento del club". Poi l'opinione sulla possibile operazione Lautaro Martinez al Barcellona: "L'Inter ha raggiunto una dimensione di vertice ma nel calcio di oggi è difficilissimo non perdere giocatori importanti. Nel caso, occorre sostituirlo con un rinforzo adeguato". Secondo Perinetti sarà un mercato dove "le società dovranno strutturarsi, non credo ci saranno grandi investimenti. E' tempo di grandi scambi che potrebbero portare dei vantaggi, senza perdere in competitività", mentre per quanto riguarda la Serie C "la Lega ha votato una proposta, nelle ultime ore si sta verso un potenziamento dei poteri della Federazione in merito ai ricorsi, per avere una giustizia più veloce e breve. Ma è un momento che crea dibattito, molto delicato e difficile per il calcio italiano".

"Il centrocampo della Juve? Un rebus da valutare, ci sono giocatori che non hanno soddisfatto Sarri e credo avremo molte sorprese. Pogba? Un sogno su cui i bianconeri stanno lavorando e sognare non è reato - ha spiegato Perinetti -". Su Ibrahimovic: "La sola presenza ha galvanizzato i tifosi e ha dato spessore alla squadra. La sua personalità è contagiosa ma il Milan ora sta prendendo una fase diversa, molto più pragmatica e mi auguro stabile". La chiosa è sulla situazione coronavirus e i nodi sulla ripresa del campionato: "In primis c'è la salute, ma un nuovo positivo in caso di ripartenza del campionato mette dei paletti. C'è ancora un ragionamento in corso e su questo tema ogni parte deve avere buon senso e responsabilità. Il calcio non è solo un gioco, muove interessi enormi, ma bisogna aiutare le società a non fallire, soprattutto nel mondo dilettantistico e giovanile".

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