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Juve-Lazio, le pagelle: Dybala illumina, male Bonucci. Motore Acerbi

Juventus FC via Getty Images

Cuadrado dà il meglio quando attacca. Bentancur è attento. Caicedo, gara con pochi spunti Bastos e Luiz Felipe fanno fatica

JUVENTUS

Szczesny 6
A parte il palo di Immobile, un siluro che lo avrebbe battuto, nel primo tempo non ha altri impegni particolari. Decisiva la deviazione su André Anderson. Meno sicuro su un’uscita alta, non si capisce con Bonucci nell’azione del rigore ma di nuovo fondamentale sull’ultima punizione di Milinkovic.

Cuadrado 6
Ormai è deciso: è lui il terzino destro della Juve. Resta in quella posizione anche se manca Bernardeschi, solo che stavolta deve vedersela con un ragazzo dalla gamba svelta come Djavan Anderson e non sempre gli prende le misure. Dà il meglio, come al solito, quando attacca e si sovrappone a Douglas Costa. Del quale prende la posizione quando entra Danilo.

De Ligt 6
La migliore occasione dei primi 45’ della Juve nasce col suo assist, dietro tiene bene.

Bonucci 4,5
Due errori pesanti, sul primo gli va bene, sul secondo no. Difende di... fianco su Immobile che ha così più spazio per far partire la sua sassata sul palo. Anche a San Siro aveva difeso in quel modo. Non proprio efficace, si può dire. Nell’altra occasione, è in vantaggio su Immobile, potrebbe spazzare via la palla, invece aspetta Szczesny che non esce, così provoca il rigore, prende il giallo e, già diffidato, salterà l’Udinese.

Alex Sandro 6
Centra il palo con un colpo di testa. La Juve però preferisce attaccare a destra e dalla sua parte c’è poco lavoro offensivo.

Ramsey 5,5
Si muove abbastanza, ma senza una mèta precisa. Non dà qualità all’azione della Juve eppure lo hanno preso per questo.

Matuidi (12’ st) 6
Nella sofferenza finale uno come lui fa comodo.

Bentancur 6,5
Gestione attenta, precisa, con i tempi giusti, facilitati dal ritmo non elevatissimo.

Rabiot 6
Un paio di strappi con cui è diventato famoso in Francia. Sarri insiste su questo ragazzo perché ci vede qualcosa che finora ha mostrato solo a intermittenza.

Douglas Costa 5,5
Il tecnico lo ha trasformato nel miglior “primo cambio” non solo della Juve ma di tutto il campionato. Stavolta, con la squalifica di Bernardeschi, gioca dall’inizio e incide molto meno. Tenta qualche dribbling, qualche serpentina, ma niente di sensazionale.

Danilo (12’ st) 6
Sta sempre rintanato dietro.

Dybala 7
Dovrebbe iniziare dalla panchina, invece Higuain si fa male durante il riscaldamento e gli cede di nuovo il posto. Nel primo tempo con la Juve lenta si fa ammirare solo per una giocata magica fra Cataldi e Parolo, ma a inizio ripresa la squadra parte a mille perché si accende l’argentino. Il secondo gol è quasi tutto suo, recupera palla su Luiz Felipe insieme a Ronaldo e poi la regala a CR7.

Rugani (44’ st) sv
La paura di Sarri è così tanta che nel finale spunta la difesa a tre con l’ex empolese.

Ronaldo 7,5
E’ lui a procurare il rigore e, ovviamente, è lui a trasformarlo. Non si ferma qui. Va in pressing con Dybala su Luiz Felipe, strappa la palla al laziale e fi rma la doppietta. Non si ferma nemmeno a questo punto: cross di Dybala, colpo di testa, traversa. E’ in testa alla classifica dei cannonieri insieme a Immobile. Dopo Borel e Hansen è il terzo juventino a segnare almeno 30 gol in un campionato ed è il primo giocatore ad aver segnato almeno 50 gol in Premier, Liga e Serie A

Sarri (all.) 7
Con questi tre punti chiude il discorso-scudetto, unica ragione per il 7 in pagella. Non certo per il gioco, la tenuta e la grande paura finale che lo spinge all’inedita difesa a tre. Lo scudetto è da Juve, tutto il resto no.

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