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Gotti rivela: "Sarri? Lo vedo alla Roma"

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L'allenatore dell'Udinese: "Anche un certo tipo di giocatori nella rosa giallorossa sarebbero particolarmente funzionali alle sue idee"

ROMA - "A istinto mi verrebbe da dire che Roma è una piazza che si sposa molto bene con le caratteristiche di Maurizio Sarri. E anche un certo tipo di giocatori che ha la Roma in rosa sarebbero particolarmente funzionali alle sue idee". Luca Gotti, allenatore dell'Udinese, che conosce molto bene Sarri, risponde così a "Tiki Taka" alla domanda sul possibile ritorno su una panchina dell'ex allenatore della Juventus il prossimo anno. Poi il 53enne di Adria continua: "Maurizio è una persona diretta che ti dice le cose come stanno. Al Chelsea voleva portare il suo secondo che però in quel momento era all'Inter e allora scelse me. Ma mi disse che se fosse tornato in Italia avrebbe scelto il suo viceallenatore, così come poi è successo. Mi sarebbe piaciuto fare quell'esperienza insieme a lui in un club come la Juve ma ho capito perfettamente la situazione".

Il ruolo di allenatore

Gotti analizza anche le difficoltà del ruolo di primo allenatore che ora ricopre: "Da primo allenatore vedi le tue idee realizzarsi sul campo, ma la qualità della vita è inferiore rispetto a quella da vice. Ci sono dei pro e contro che riguardano sia l'aspetto professionale sia la qualità della vita. Ho fatto per dieci anni il primo allenatore, poi ho intrapreso il percorso del vice che è un altro lavoro e ero arrivato alla consapevolezza che avrei fatto quel tipo di mestiere perché mi piaceva e mi permetteva una vita fuori dal campo assolutamente normale. Tornare a primo allenatore, da una parte ti da' soddisfazioni perche' vedi le tue idee realizzarsi sul campo, ma dall'altra parte la qualità della vita è inferiore".

Su Pirlo

"Io probabilmente non avrei accettato perche' ho il mio carattere ma penso che Pirlo abbia fatto bene. Non si puo' dire di no a una proposta di quel tipo, soprattutto dopo il percorso che ha fatto da calciatore in quella societa' e con questa proprietà", spiega Gotti che sul lavoro del campione del mondo nel 2006 dice: "Non ho visto tutte le partite della Juventus, solo le 4-5 gare che precedevano la nostra sfida contro di loro. Non ho seguito l'evoluzione di tutto il loro campionato, pero' mi sembra abbiano modificato il tipo di costruzione e il baricentro della squadra".

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