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Roma-Empoli 2-0: Pellegrini e Mkhitaryan, Mourinho torna a sorridere

BARTOLETTI

La squadra giallorossa supera l'ex Andreazzoli grazie all'ennesima prodezza del capitano fresco di rinnovo e il sigillo dell'armeno. Ennesimo legno colpito da Abraham

ROMA - Pellegrini e Mkhitaryan. La Roma si scorda l’amarezza del derby, riparte in campionato e rende più solido il quarto posto dopo una vittoria sofferta (nel primo tempo) ma meritata contro l’Empoli dell’ex Andreazzoli. Dei due centrocampisti i gol da tre punti che permettono a Mourinho di affrontare con il sorriso la sosta per le Nazionali. Buone anche le prestazioni di Abraham (un altro legno centrato, ormai è una maledizione) e Zaniolo, sempre più convincente e devastante. Ottima anche la difesa che ritrova l’equilibrio e il clean sheet. L’Empoli regge solo un tempo, poi crolla nella ripresa sotto i colpi e le magie del devastante reparto offensivo giallorosso.     

Le scelte di Mourinho e Andreazzoli

Pellegrini è carico dopo il rinnovo di contratto e si riprende la fascia di capitano dopo la squalifica nel derby. Riposano Ibanez e Cristante, gli stakanovisti di Mourinho. Spazio a Darboe che aveva ben impressionato in Conference League e Smalling che si riprende il posto da titolare al centro della difesa (l’ultima volta è stata lo scorso 2 maggio). Vina e Karsdorp sugli esterni. Mkhitaryan, Pellegrini e Zaniolo alle spalle di Abraham. L’Empoli con Pinamonti e Di Francesco con Henerson ad agire subito alle loro spalle.

Roma, che sofferenza nel primo tempo!

Il primo tempo della Roma è molto più complicato del previsto. L’Empoli gioca con aggressività e chiude tutte le linee di passaggio giallorosse. Il centrocampo giallorosso fa una fatica immane a trovare spazi dove innescare Abraham e i trequartisti. Zaniolo si danna l’anima ma il pomeriggio della sua Roma è tutt’altro che semplice. La manovra capitolina si sviluppa soprattutto sull’asse destro, occupato da Karsdorp e lo stesso Zaniolo. Dall’altra parte è Mkhitaryan a dannarsi l’anima senza riuscire a concludere con pericolosità dalle parti di Vicario. E’ proprio questo il problema dell’undici di Mourinho: pressa, combatte, dialoga, costruisce ma tira pochissimo. Anzi  praticamente mai per 40 minuti. Quando lo fa, però, sono dolori. Ed è così che alla prima vera finalizzazione i padroni di casa trovano il vantaggio. Siamo al 43’ quando Pellegrini - innescato da una splendida verticalizzazione di Mkhitaryan - indovina il rasoterra vincente a fil di palo che fa crollare il muro eretto da Andreazzoli e porta la Roma sull’1-0. Per il capitano è la gioia più grande dopo il rinnovo di contratto appena firmato. Quarto gol in stagione: solo Payet e Blas in Europa hanno fatto meglio di lui (5). E l’Empoli? Gioca una gara umile ma di grande spessore. Compatti e veloci in ripartenza, per gran parte del primo tempo i toscani rischiano pochissimo e, anzi, sfiorano il gol con un colpo di testa di Bandinelli e un paio di conclusione fuori misura di Pinamonti, poi uscito per infortunio alla mezz’ora.

Solo la Roma nella ripresa

La ripresa comincia con Haas e Bajrami in campo per l’Empoli ma soprattutto con una giocata da urlo di Abraham che conquista palla a centrocampo, arriva fino al limite e scarica un missile di destro che si infrange sul palo. Sulla ribattuta è lucido Mkhitaryan nel ribadire in rete a porta vuota. E’ il 2-0 che cambia la sintassi del match. La Roma ora si diverte e arriva con regolarità dalle parti di Vicario che si supera ancora su una conclusione di Abraham. Poco dopo è Pellegrini a sfiorare la doppietta. Mourinho può finalmente rilassarsi: la sua squadra, stanchezza a parte, gioca con serenità costruendo palle gol ancora con Abraham e Mancini negli ultimi venti minuti. Ottime conferme anche dal giovane Darboe, uscito stremato a mezz’ora dalla fine per far posto a Cristante. L’Empoli di Andreazzoli, in piena riserva, non riesce praticamente più a ripartire concedendo alla retroguardia romanista una serena ripresa. Al fischio finale di Ayroldi la Roma di Mourinho può tornare a sorridere anche in campionato. Il ko nel derby è solo un lontano ricordo. Alla ripresa dopo la sosta arriverà il momento della verità con la doppia sfida con Juve e Napoli a dire molto sulle vere ambizioni giallorosse in questa stagione.

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