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Atalanta-Salernitana 1-1: Ederson non basta, Pasalic rallenta Nicola

ANSA

I campani rallentano dopo tre vittorie consecutive ma colgono un punto prezioso a Bergamo dopo aver accarezzato il colpaccio fino ai minuti finali: la salvezza non è un miraggio

ROMA - Tre vittorie consecutive prima del pari di stasera, con un colpaccio accarezzato fino all'ultimo: la Salernitana di Nicola non passa a Bergamo solo per la rete di Pasalic nel finale che riacciuffa quella di Ederson ma coglie comunque un punto prezioso per continuare a sognare una salvezza impossibile. Il Cagliari al terzultimo posto ora è distante solo due punti ma i campani hanno una partita in meno, il recupero di giovedi con il Venezia vero e proprio spareggio salvezza da giocarsi in casa davanti ai propri tifosi: con una vittoria i granata avrebbero - per la prima volta nella stagione - il destino nelle loro mani, proprio prima dell'altra partita decisiva con i sardi. L'Atalanta si prende un punto per non perdere davanti ai suoi tifosi ma la squadra sembra molto lontana dalla scintillante Dea che aveva incantato Italia e Europa: la cacciata del Papu Gomez e la perdita di Ilicic ad alti livelli hanno tolto la fantasia, e senza la classe non bastano i muscoli a creare una favola.

Ederson, il veleno brasiliano. Gasp, il tridente non punge

Primo sussulto atalantino - in campo con il tridente Boga-Zapata-Muriel - con l'uomo che non ti aspetti, Scalvini in proiezione offensiva arriva al limite dell'area, dribbling secco da attaccante ma conclusione non all'altezza e Sepe neutralizza. Rispondono Coulibaly ed Ederson dalla distanza, con Musso attento, mentre dietro ci pensa un rivitalizzato Gyomber a fermare Zapata. Si arriva al 27' e la partita si sblocca: manovra da calcio piazzato dei campani, il gigante Djuric cercato e trovato in area, sponda in mezzo e arriva Ederson col veleno tra la difesa atalantina immobile e insacca in spaccata. È una Salernitana ad alto livello, con un centrocampo di tutto rispetto - Ederson-Coulibaly cerniera e inserimenti, Bohinen colonna - che non sfigura di fronte agli uomini di Gasperini, ancora in cerca dell'identità perduta. Proprio Coulibaly fallisce l'occasione del raddoppio prima dell'intervallo, a segnare un vantaggio finora meritato.

Pasalic beffa Nicola nel finale

Si riparte con Djimsiti e Pasalic in campo, fuori Demiral e Scalvini, e occasioni subito in serie: Bohinen impegna Musso, Palomino di testa sfiora il pari, Ederson il raddoppio con un colpo di testa con il portiere argentino ancora decisivo. Dentro anche Maehle e Miranchuk per gli opachi Zapata e Hateboer, Nicola invece cambia solo per necessità: Gagliolo sostituisce un Ruggeri fermato solo dai crampi a metà della ripresa. Verdi si spende come un mediano di rottura, Mazzocchi e Zortea chiudono tutti i varchi, il lavoro e la determinazione della Salernitana emergono proprio contro un'avversaria molto forte fisicamente, rintuzzata e ingabbiata e incapace di pungere. Malinovskyi ultima carta nerazzurra, Bonazzoli, Dragusin e Mousset energie fresche per un Nicola indemoniato in panchina. Si arriva a due minuti dal termine e l'ucraino è decisivo, palla in verticale per l'inserimento di Pasalic tenuto in gioco da Dragusin, improvvisato terzino, e arriva l'1-1 che evita il ko all'Atalanta e lascia l'amaro in bocca agli ospiti.

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