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Pagelle Milan-Napoli: Theo fa Leao, Dest sbaglia. Anguissa super, Meret prezioso

AC Milan via Getty Images

Giroud e Mario Rui i migliori della partita. Raspadori il peggiore degli azzurri

Pagelle Milan

Pioli (all.) 6 
 Il cambio di Calabria farà discutere. Il terzino ha preso le misure a Kvara e quel giallo sembra non pesargli troppo. Chi entra al suo posto, Dest, combina il guaio. Più adeguati i cambi di Messias e Brahim Diaz subito dopo il rigore di Politano: danno al Milan la qualità necessaria per riprendere meritatamente il risultato. E’ questione di un attimo, però. 

Maignan 6 
Un intervento banale, con una mano sola, in tutto il primo tempo. Un altro non molto complicato nella ripresa. 

Calabria 6,5 
Kvara comincia a conoscere i veri marcatori di fascia. Lo punta, lo ripunta, alla fine provoca anche un giallo, ma Calabria non si fa mai saltare. Per evitare equivoci, Pioli lo sostituisce a inizio ripresa ed è un cambio che aprirà grandi discussioni. 

Dest (1’ st) 5 
Kavaratskhelia si è già procurato due gialli, ci vuole, ci vorrebbe, molta ma molta attenzione, invece l’ex Ajax ed ex Barcellona, al debutto in campionato, non capisce proprio come fermare il georgiano, tantoché dopo due finte strette va a marcarlo nel modo sbagliato, all’esterno, così gli prende il piede e provoca il rigore. Fosse rimasto Calabria, chissà... 

Kjaer 6 
Dal giorno del suo rientro ha sbagliato poco o niente, ma stavolta alla prima sterzata di Kvaratskhelia perde il tempo, deve buttarlo giù e prende il giallo dopo solo 18’. L’ammonizione non lo condiziona nel primo tempo, però Pioli non vuole problemi e toglie pure lui nell’intervallo. 

Kalulu (1’ st) 6,5 
Ormai è una certezza là dietro. Ma stavolta è anche il grande rimpianto del Milan: a 4’ dalla fine centra la traversa con un tiro violentissimo dopo una galoppata senza palla di 60 metri. 

Tomori 5,5 
Raspadori non gli crea problemi, Simeone sì. Perchè nel momento in cui Tomori deve fare Tomori molla e il Cholito lo timbra. E’ un grande gol, però da un difensore di quel livello ci vuole un’altra attenzione. 

Hernandez 7 
In certi momenti gioca come se fosse lui Leao. Krunic, accentrandosi, gli libera tutto lo spazio che vuole. Da applausi (i soliti applausi...) lo strappo e il cross-assist per la rete di Giroud. 

Bennacer 6 
Primo marcatore a uomo a centrocampo, è un bel duello fra due ex empolesi, lui e Zielinski. 

Tonali 6,5 
Controlla Anguissa da vicino e ne limita l’irruenza. Non solo, quando il Milan crea gioco, si fa trovare sempre libero per il tocco, l’aggiustamento, il cambio di direzione. 

Saelemaekers 6 
Molto lavoro atletico, su e giù per la fascia destra per accorciare gli spazi di Kvara. L’aiuto a Calabria è efficace. 

Messias (21’ st) 6 
Si presenta con una conclusione micidiale, poi fa poco altro. 

De Ketelaere 6,5 
Chissà Pioli come gli avrà spiegato la marcatura a uomo su Lobotka, lui che è abituato agli spazi dove far correre il proprio talento. “Vedi quello in mezzo al campo, è il tuo uomo, può prendere palla solo se ha le spalle girate alla nostra porta”. Forse così l’allenatore si sarà rivolto al suo 90 e CDK nel primo tempo ha eseguito bene il compito, lasciando per sé anche qualche spunto di gioco. Nel secondo partecipa con un bel tocco all’azione dell’1-1. 

Adli (37’ st) sv 
Un paio di iniziative. 

Krunic 7 
E’ la scelta a sorpresa di Pioli ed ha una ragione tattica: in quella parte si muove Politano, annunciato in splendide condizioni dopo la partita dell’Ibrox e, viste le attitudini offensive di Hernandez, meglio non esagerare con le uscite. Lui è lì per questo. Ma non solo per questo: la più bella palla-gol del primo tempo è una sua invenzione con l’assist per la traversa di Giroud. E non si accontenta, si mette in proprio e va a un passo dal gol. 

Brahim Diaz (21’ st) 6,5 
Entra con la sua qualità nell’azione dell’1-1. 

Giroud 7 
Palloni alti, tutti suoi. Poi, paradossalmente, l’occasione migliore del primo tempo gli càpita di piede e Meret gliela tocca sulla traversa e poi in angolo. Nella ripresa il guizzo decisivo, perché nelle partite che contano Olivier non manca mai. 

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