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Inter-Napoli 1-0, le pagelle: Barella al bacio, vita dura per Kvara

Calhanoglu preciso, Darmian spreca. Zielinski fatica, Raspadori lotta

INTER

S.Inzaghi (all.) 7 
Deve vincere e vince. L’Inter sa quello che vuole e se lo prende. Partita senza una pecca da un punto di vista tattico, difesa e contropiede, però con forza, organizzazione, idee. Non gli interessa la palla, ma lo spazio che i suoi attaccanti trovano spesso. Giusta e meritata la vittoria del calcio verticale su quello orizzontale. 

Onana 6 
Torna in porta dopo la storiaccia con la sua nazionale in Qatar. Lo fa in una serata tranquilla dalle sue parti fino al 90’, quando respinge il primo pericolossisimo tiro nello specchio del Napoli, firmato Raspadori. 

Skriniar 7 
Di testa non lo batte nessuno, sul collo ha un radar capace di intercettare ogni pallone. Ma anche con la palla a terra se la cava bene, chiudendo la strada di Kvaratskhelia. Non solo: l’azione (con palla-gol finale) più bella dei primi 45’ parte da una sua verticalizzazione. 

Acerbi 6,5 
Il controllo di Osimhen sarebbe un problema senza il congegno preparato da Inzaghi. Lo si capisce nell’unica volta in cui il centravanti del Napoli ha lo spazio per scattare: l’interista per sua fortuna rimedia in angolo. Sale di rendimento nella ripresa. 

A. Bastoni 6,5 
Contro Politano non ha molti problemi, lo controlla piuttosto agevolmente. E così fa anche contro Lozano. 

Darmian 6 
Un gol clamoroso e un altro un po’ meno clamoroso, tutt’e due sbagliati nel primo tempo. Con questo doppio rimpianto rientra negli spogliatoi. Il resto della prestazione è di notevole spessore atletico. 

Dumfries (30’ st) 6 
Venti minuti (recupero compreso) per reggere la fascia intera. 

Inzaghi pensa in grande: "Scudetto ancora in palio, mancano tante partite"

Barella 6,5 
Un assist di tacco (ma Lukaku sbaglia la mira) è il gesto tecnico più bello del primo tempo ed è suo. Questa gemma fa parte di una gara di tutta sostanza, una gara giocata alla sua maniera. 

Calhanoglu
Con Brozovic ancora fuori, viene confermato nel ruolo del regista. Solita direzione, attenta, precisa, priva di errori nell’impostazione. Ma anche quando deve difendere sa come farlo (chiedere notizie a Osimhen...). 

Mkhitaryan 6,5 
Il modo sbrigativo con cui l’Inter arriva nell’area napoletana è suggerito e sostenuto anche dall’armeno. Come accade in occasione del gol: il cambio gioco, da centrodestra a sinistra, è suo. Ha un piede esatto. 

Gagliardini (38’ st) sv 
Gioca gli ultimi minuti per dare sostanza al centrocampo. 

Dimarco 6,5 
Come per Darmian, due gol sbagliati in 45 minuti. Ma nella sua partita la perla luccica davvero ed è il cross forte e pennellato per il colpo di testa di Dzeko. Può uscire soddisfatto. 

Gosens (19’ st) 6 
Un po’ di corsa, qualche spunto. 

Dzeko 7 
Il campionato riparte dal suo gol. Il colpo di testa, una specialità della casa, in realtà è una botta di testa, un siluro micidiale sul cross di Dimarco. Per tutta la partita è il solito prezioso riferimento in attacco. 

Dzeko, beato chi ce l'ha

Correa (30’ st) 6 
Entra per tenere palla. 

Lukaku 5,5 
Non è ancora il vero Lukaku, ma non è nemmeno il giocatore che sciaguratamente ha spinto il Belgio così presto fuori dal Mondiale. Non ha ancora la sua forza e nemmeno la fiducia nei suoi antichi mezzi, però cerca di dare una mano alla squadra. 

Lautaro Martinez (19’ st) 6
Aiuta l’Inter a salire e a giocare. 

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