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Lazio-Milan, le pagelle: il Mago Luis Alberto e l'assist invisibile. I rossoneri sono un koala

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Milinkovic il presenzialista, Pedro e gli scherzi crudeli: i voti essenziali della sfida dell'Olimpico

La Lazio travolge 4-0 il Milan all’Olimpico e aggancia Inter e Roma a 37 punti, a una sola lunghezza proprio dai rossoneri secondi. Partita senza storia con i biancocelesti avanti dopo pochi minuti grazie a Milinkovic. Di Zaccagni, Luis Alberto su rigore e Felipe Anderson gli altri gol. Ecco bocciati e promossi della sfida.

BOCCIATI

Pioli, uno per tutti: 3

Voto a Pioli ma è per la squadra in generale. Era da poco passato Capodanno, bei tempi quelli per il Milan: quando ancora vinceva. Poi qualcosa si è rotto, soprattutto in difesa. Il gesto di Bennacer che calcia via rabbioso il pallone è il perfetto esempio della serenità attuale della squadra: nulla. Non riesce niente. L’atteggiamento è palla a Leao e speriamo faccia qualcosa. Altro che scudetto: i rossoneri sono risucchiati verso il basso, verso una lotta Champions che sta diventando una Royal Rumble e al momento il Milan ha la combattività di un koala.

PROMOSSI

Milinkovic, fuori scala: 7,5

È un presenzialista: proprio non ce la fa lì in area ad essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Quando prende palla sembra sempre che giochi contro i ragazzini della Primavera avversaria. Mente superiore, fisico superiore, tecnica superiore.

Luis Alberto, il Mago fa il Mago: 7

È il Mago e come tale si comporta: si inventa un assist-non assist che è la giocata decisiva dell’azione del vantaggio. Chiude di fatto la partita con il rigore. Vede varchi che non esistono in questa dimensione fino a quando non li inventa lui. È Dottor Strange con gli scarpini.

Zaccagni, provate a fermarlo: 7,5

Zampino nel primo gol, fortunato e veloce nel fare il secondo. What else? Una spina costante nel fianco della difesa del Milan, che non possiede manco un cerotto da applicare sulle ferite: se lo vede arrivare a velocità doppia costantemente e non può farci nulla.

Pedro, scherzi crudeli: 7,5

Il povero Dest ci prova pure eh, ma Pedro scherza con lui e sono scherzi crudeli: accelerazioni, verticalizzazioni dietro la sua schiena, dribbling. Senza pietà. Tra i due ci sono 13 anni di differenza: ma a favore di chi? Quando improvvisamente si sposta verso il centro area, guadagna il rigore. Super partita.

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