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Delio Rossi e il pugno a Ljajic: "Tanta ipocrisia nel calcio come nel caso Acerbi"

Bartoletti

L'ex allenatore della Fiorentina è tornato a parlare della lita avuta con il serbo collegandolo al caso Juan Jesus

Delio Rossi è tornato a parlare dell'episodio con Adem Ljaijc quando l'allenatore era sulla panchina della Fiorentina. Il pugno sferrato contro il serbo, come rivelato dall'ex Lazio, ha tolto tanto alla sua carriera. All'epoca il gesto fece parecchio scalpore, e Delio Rossi lo ha collegato con i fatti recenti della Serie A.

Delio Rossi sul pugno a Ljaijc

Queste le sue parole a TvPlay: "L’episodio di Ljajic mi ha tolto tanto, mi ha condizionato la carriera ma secondo me c’è tanto perbenismo e ipocrisia nel calcio come ultimamente si è visto negli episodi di D’Aversa e Acerbi. Se un gesto è sbagliato a livello pubblico lo è anche nel privato e invece hanno due valenze diverse. È stato più un fatto scenico, sono scivolato se no non sarebbe successo quello che è successo. Se fosse successo negli spogliatoio non lo avrebbe saputo nessuno o se avessimo vinto avrebbe avuto un’altra rilevanza. È facile parlare seduti sul divano davanti alla televisione ma per avere un giudizio su una persona devi conoscerla e viverla”.

Rossi su Thiago Motta e Inzaghi

Passando al capitolo allenatori, ha parlato così di Thiago Motta: "Quest’anno in Serie A mi ha sorpreso Thiago Motta, pensavo fosse bravo ma non così tanto. Il Bologna gioca bene e sta meritando la posizione che ha, non ha una rosa superiore alle altre. Sicuramente mi sorprenderei se resistesse e arrivasse al quarto posto perché sulla carta ci sono squadre che erano e sono più attrezzate”. E su Simone Inzaghi: “Ho visto tanti calciatori che poi sono diventati bravi allenatori perché forse hanno imparato dai miei insegnamenti. Simone Inzaghi è stato un mio giocatore però si fatica a dire chi da giocatore può diventare un grande allenatore nel momento stesso che lo alleni. Lo status cambia perché da calciatore pensi solo a té stesso mentre daallenatore è il contrario. Sicuramente Inzaghi ha condiviso lo spogliatoio della Lazio con tanti campioni e coltivi una sensibilità calcistica diversa ma da lì a dire che sarebbe diventato un allenatore di questo calibro mi sarei sorpreso quindi onore e merito a lui”.

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