È un vero intrigo internazionale, il percorso di qualificazione delle squadre italiane nelle coppe. E da giovedì sera la responsabilità ricade tutta sulle spalle di Inter e Fiorentina, ultimi avamposti tricolore in Europa. Con l’eliminazione della Lazio dall’Europa League, l’Italia ha detto definitivamente addio al quinto posto in Champions: l’Inghilterra - prima nel ranking con 26,319 punti - e la Spagna - seconda con 23,034 - sono ormai irraggiungibili, considerando che all’eliminazione del Real Madrid con l’Arsenal hanno fatto da contraltare il passaggio in semifinale del Barcellona in Champions, prossima avversaria dell’Inter, dell’Athletic Bilbao in Europa League, e del Betis Siviglia in Conference, che sfiderà la Viola per un posto in finale. Anche con una doppietta delle squadre di Inzaghi e Palladino e alla luce degli attuali 21.187 punti, l’Italia non ce la farebbe a superare le spagnole nel ranking.
Addio al quinto posto Champions: i motivi
Tanti i fattori che hanno determinato questo crollo. Le otto squadre qualificate in questa stagione hanno rappresentato per l’Italia un’arma a doppio taglio: un vantaggio in corsa, ma un danno nel momento in cui sono state eliminate dato che il punteggio assegnato veniva comunque diviso per le otto partecipanti. Quest’anno sono cambiati anche i criteri di assegnazione di quei punteggi, con un peso ancora maggiore assegnato alla Champions rispetto agli altri due tornei: il primo posto varrà 12 punti, 6 in Europa League e 4 in Conference. Ci riproveremo l’anno prossimo. Tuttavia, possiamo ancora portare otto squadre in Europa.