ROMA - Ha suscitato grande commozione il giro sotto la Curva Sud dello Stadio Olimpico di Edoardo Bove, che ha salutato il pubblico della sua città dopo Roma-Fiorentina 1-0 di ieri. Il centrocampista dei viola, nato a Roma nel 2002 e cresciuto nella Roma, squadra in cui ha giocato fino al 30 agosto scorso, è scoppiato a piangere nel ringraziare il pubblico che lo ha applaudito, intonando cori e srotolando un toccante striscione in suo onore. Come noto la carriera calcistica di Bove si è fermata improvvisamente il 1° dicembre scorso a causa di un attacco cardiaco in campo, durante Fiorentina-Inter, che ha fatto temere per la sua vita.
La commozione di Stramaccioni
Nel vedere le immagini di ieri si è particolarmente commosso anche Andrea Stramaccioni, ex allenatore delle giovanili della Roma, dell'Inter e dell'Udinese, attualmente apprezzato commentatore tv. Il 49enne tecnico romano non è riuscito a trattenere le lacrime in diretta televisiva: "Mi tocca particolarmente - le parole di Stramaccioni - Roma è casa sua e tornare in quello stadio che gli ha fatto dire 'ce l'ho fatta, ho coronato il sogno da bambino' e rientrarci senza sapere se potrà giocare a calcio è dura. L'abbraccio che riceve dall'Olimpico è il 'non mollare'. Quando ti si spegne quella luce lì a 22 anni, o comunque hai paura che si spenga, ti crolla il mondo addosso. Parliamo di categorie fortunate, ma le lacrime di Bove colpiscono. Parliamo di un ragazzo e della sua famiglia semplice, di quartiere. Gli applausi dei tifosi, l'abbraccio dei compagni... È un momento toccante".