La rete di Fali Candé e il ritorno al gol di Oristanio regalano tre punti di platino al Venezia di Eusebio Di Francesco, che supera la Fiorentina di Raffaele Palladino e si porta a quota 29 in classifica. Agli ospiti non basta il solito Mandragora. Ora, i lagunari sono artefici del proprio destino, avendo superato Empoli e Lecce. La viola resta ancorata così al nono posto, a -1 dal Milan di Conceiçao.
Venezia-Fiorentina 2-1: Mandragora non basta, la decidono Candé e Oristanio
Un primo tempo soporifero viene acceso dal lampo di Nicolò Fagioli, fermato da un ottimo intervento di Ionut Radu in angolo. La Fiorentina tiene bene il campo, ma il Venezia ha necessariamente bisogno di punti salvezza e crea i presupposti per andare in vantaggio. Prima Oristanio, poi Yeboah, ma gli arancioneroverdi non riescono a punire De Gea. Bisogna attendere la ripresa per aggiornare il tabellino, con l'inserimento di Candé che raccoglie lo splendido cross di Kike Perez e supera De Gea al 60'. La reazione degli ospiti non si fa attendere, ma la Fiorentina paga la più antica legge del calcio: gol sbagliato, gol subito. Ranieri colpisce il palo, complice la deviazione con il piede di Radu, e lascia scoperta la sua zona di competenza, che viene aggredita dagli attaccanti di Di Francesco. Zerbin trova il fondo e mette in mezzo per Oristanio, che deve solo spingere in porta il pallone. 2-0 al 68'. La viola non ci sta e alla fine trova il gol con il solito Mandragora, che si gira da terra e batte Radu con un pregevole sinistro. Non basta a Palladino per evitare la sconfitta. Venezia ora fuori dalla zona retrocessione, a 180 minuti dalla fine del campionato.