Serie A, i nuovi allenatori
In questi due anni sono arrivati in Serie A alcuni giovani allenatori stranieri. Il migliore, se consideriamo risultati e gioco, è Cesc Fabregas che ha fatto del Como la squadra più sorprendente del campionato. Anche il francese Vieira, scelto dal Genoa al posto di Gilardino, ha portato in fondo una stagione eccellente, da allenatore di una squadra seria che, pur salva, non ha regalato niente a nessuno. Salvezza raggiunta anche per il romeno Chivu a Parma e per il tedesco Runjaic a Udine.
Le parentesi in panchina
Ci sono stati dei passaggi rapidi, come quelli di Andreazzoli (terza volta in carriera a Empoli), di Montero per un velocissimo dopo-Allegri alla Juve, di Martusciello nella Lazio, di Calzona a Napoli mentre era ct della Slovacchia, di Filippo Inzaghi a Salerno, di Fabio Cannavaro a Udine dove ha condotto la squadra alla salvezza e non è stato confermato. Ci sono ancora dodici panchine senza padrone o solo con un probabile padrone. A volte viene il sospetto che la Serie A ami più l’incertezza della stabilità, il nuovo più del sicuro. Cerca il meglio, ma a parte casi rari, non riesce a trovarlo.