Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Bergomi: Grande Gasperini, meriterebbe un monumento

ANSA
Una delle voci più apprezzate di Sky sul grande progetto Atalanta

ROMA - È uno abituato a ponderare le parole e a vincere. Sennò non si potrebbe spiegare il soprannome di Zio solo per un paio di baffi portati a 18 anni. Ora non li ha più, ma la voce pacata e familiare - fa parte della famiglia del calcio su Sky da anni ed è uno dei talent più apprezzati - porta l’argomento sempre sulla via più giusta.

BERRETTI CHE VINCE. Parliamo di Atalanta e lui la conosce bene. Beppe Bergomi, uno dei difensori più forti che ha avuto il nostro calcio, ha allenato da quelle parti, dal 2011 al 2013 la formazione Berretti: un anno ha perso la finale contro l’Inter di Sergio Zanetti, nella stagione dopo ha vinto il campionato battendo in finale con la sua Berretti proprio i nerazzurri. Ricordi a fior di pelle: «Salta subito all’occhio - fa Bergomi - la qualità e il tipo di lavoro. Da quelle parti hanno fame, metodologia e programmi. Sanno che per migliorare il gioco, va migliorata la tecnica e poi rispettano un principio fondamentale: il talento va aspettato. Noi italiani siamo patiti di tattica, ci piace schierare in campo la squadra. Con i giovani il lavoro da fare è un altro, è diverso, è approfondito. A Bergamo lo sanno fare. Non solo loro,per la verità, ci sono anche altre società, per esempio l’Inter, la Roma. Il segreto è che bisogna far innamorare i ragazzi. Non bisogna avere fretta, serve tempo per affinare le qualità».

DALLA BASE. Tutto studiato, nei dettagli, dalle basi, dai più piccoli. «All’Atalanta sanno cercare i giocatori, riconoscono le qualità, hanno luoghi in cui farli crescere bene, allenatori bravi, istruttori attenti. Ho conosciuto Favini, ora c’è Costanzi. Sanno come si lavora, hanno uno scouting serio e ora ci sono anche diversi ragazzi stranieri. E’ una zona buona quella tra Bergamo e Brescia, amano scivolare sui campi di terra, non temono i sacrifici. Magari nel milanese è già diverso... E poi devono fare un monumento a Gasperini, sa lavorare con i ragazzi e li ha utilizzati nel miglior modo possibile. Non penso solo al campionato, basta guardare anche le nazionali, nell’Under 19, per esempio, 4-5 ragazzi provengono dalle giovanili nerazzurre, Melegoni che ha stoffa per sfondare, Bastoni, Capone». In mezzo a questa fabbrica di talenti sorge l’Atalanta, oasi felice che sogna un altro campionato di tendenza come quello dello scorso anno che l’ha portata a sorpresa in Europa. Gasperini è una garanzia, ha lavorato per anni con i giovani, sa come gestirli e non è un caso che si sia trovato una nidiata così buona da mettere in campo. «In queste prime giornate la squadra non ha quasi mai sofferto e ha già affrontato Roma, Napoli, Fiorentina e Juve. Secondo me deve, e sono sicuro che continuerà di certo a farlo, a giocare con grande intensità, perché così creerà emozioni. Finora per quello che ho visto metto il Napoli al primo posto e l’Atalanta al secondo».

SKY SPORT

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi