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Gasperini: "Fallo di Bastos in Coppa Italia? Era un muro a pallavolo"

Getty Images

Il tecnico dell'Atalanta è tornato sulla finale del 2019: "Non ce l’ho con la Lazio, non è che se non ci hanno dato il rigore è colpa loro"

ROMA - "Il fallo di Bastos nella finale di Coppa Italia? Involontario, ma mi ha fatto incavolare. Era un muro a pallavolo.". Sono le parole di Gian Piero Gasperini ai microfoni di Radio Deejay. Il tecnico dell'Atalanta è tornato sulla finale della Coppa Italia del 2019 e sul presunto fallo di mano di Bastos: "Era l’unico caso certo che fosse fallo di mano. Non ce l’ho con la Lazio, non è che se non ci hanno dato il rigore è colpa della Lazio.". Tornando sul presente, domande anche sull'eliminazione dalla Champions League: "La partita a Madrid? L’obiettivo era restare in partita almeno nel primo tempo e poi rischiare un po' di più, era comunque difficile. Ci stavamo riuscendo bene. Dire che l'Atalanta fosse favorita era un po' troppo. Il Real Madrid delle ultime partite lasciava un po’ desiderate, ma poi quando sono arrivati i momenti decisivi è cambiato tutto.".

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"Papu? Non l'ho mandato via io"

Sempre sulla sua Atalanta ha aggiunto: "L’Atalanta ha la sua identità e gioca sui suoi ritmi, ma in Italia non ci siamo solo noi. Forse ci danno fastidio le interruzioni. Ci piace quando ci lasciano giocare, le interruzioni ci danno fastidio.". Domanda anche sul Papu Gomez e sul divorzio arrivato nella sessione invernale: "Non l’ho mandato via io. Gli sarò sempre grato per tutto quello che abbiamo fatto in questi anni.". Gasperini poi scherza sul suo futuro ("Resto a Bergamo? Se non mi cacciano, vediamo. Dieci partite sono tante.") e parla anche della Juventus: "Su Pirlo ho pensato che la società nei confronti dell’ex giocatore e della persona avesse una fiducia smisurata. Magari hanno l'idea che possa diventare un grande allenatore. Il fatto di conoscenze aiuta, ma l’allenatore è tutto un altro mestiere, ti devi formare. Lo puoi fare in tanti modi, magari anche partendo dalla Juventus.". Infine, sempre sui bianconeri, risponde ad un ascoltatore che parlava di un quinquennale alla Juve: "No, un quinquennale è troppo lungo.".

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