BERGAMO - L'attaccante dell'Atalanta Moustapha Cisse (19 anni) è stato il protagonista non solo del successo della Dea a Bologna ma dell'intera giornata di campionato, una favola cominciata a Carminiano (Lecce). Cissè infatti è arrivato in Italia tre anni fa dopo la fuga dalla Guinea e fu accolto a Carmiano dove giocò alcune amichevoli nella squadra di rifugiati "Rinascita Refugees" del progetto Sai. Roberto Nitto, legale degli scout dell'Atalanta, è stato l'uomo della svolta della vita del classe 2003.

Nitto: "Non ebbi dubbi sul suo potenziale"

Nitto ha raccontato la telefonata che Cisse gli ha fatto dopo la vittoria dell'Atalanta: "L'ho sentito ieri notte e oggi pomeriggio, era molto felice e incredulo, è stato tutto così veloce e bello che ha stupito un po' tutti - aggiunge - Mi ha detto che l'emozione lo ha tradito un po' prima di entrare in campo ma poi l'ha accompagnato durante la partita ma è riuscito a mantenere la calma e l'equilibrio". Sulla sua scoperta: "L'Atalanta mandò tutto l'entourage a Carmiano e lo hanno scelto immediatamente - aggiunge - Avevo notato subito rapidità di pensiero e doti atletiche fuori dal normale, utilizza i due piedi come fossero uno solo, è un talento naturale. E poi è un gran lavoratore".