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Gasperini: "Europa League? La semifinale sarebbe storica"

Il tecnico dell'Atalanta: "Zapata c'è, Toloi no". Zappacosta: "Passa chi sbaglia meno"

BERGAMO - "La semifinale di Europa League sarebbe un traguardo fantastico". Gian Piero Gasperini carica l'Atalanta alla vigilia del quarto di finale di ritorno contro il Lipsia. "Visto da dove arriviamo noi, essere a questo punto è già una vittoria - dice il tecnico della Dea -. Il punto più alto raggiunto fu due anni fa, quando arrivammo a un minuto dalla semifinale di Champions League. Ma anche una semifinale di Europa League rimarrebbe scritta negli annali. Domani c'è un solo risultato utile: dobbiamo provare a vincere, non c'è dubbio, giocando con qualità e tecnica, sfruttando le nostre caratteristiche". Sull'avversario, con cui all'andata ha pareggiato 1-1, poche parole: "Al Lipsia non va lasciato troppo campo, ma a questi livelli vale un po' per tutti - spiega -. A questo punto della competizione le partite sono equilibrate: bisogna sfruttare i momenti favorevoli e reggere l'urto dell'avversario". Sul momento no in campionato, l'allenatore dei bergamaschi è netto: "Il Villarreal ha compiuto un'impresa straordinaria eliminando il Bayern dalla Champions, ma magari paga alla domenica gli sforzi di metà settimana. Succede a tanti, non solo a noi". Infine, sui singoli: "Toloi non è recuperabile, Djimsiti e Freuler li proviamo in rifinitura - chiude Gasperini -. Zapata ha avuto problemi fisici, adesso li ha superati. E' pronto a giocare".

Zappacosta: "Passa chi sbaglia meno"

"Non c'è un segreto per andare avanti in Europa League e vincerla com'è successo a me. Bisogna rimanere concentrati e sul pezzo per novanta minuti". Davide Zappacosta, il giorno prima di Atalanta-Lipsia per strappare il biglietto per le semifinali della competizione, ricorda il trofeo vinto ai tempi del Chelsea nel 2019: "Per me vince chi sbaglia meno - osserva l'esterno nerazzurro -. Ci furono diverse partite di sofferenza con episodi girati a nostro favore, rischiando di uscire con l'Eintracht nella semifinale vinta ai rigori". Sulla tattica, in bilico tra il 4-2-3-1 dell'andata alla Red Bull Arena e il possibile ritorno al 3-4-1-2: "Non c'è differenza tra difesa a tre o a quattro: va posta attenzione alla fase difensiva come a quella propositiva". Zappacosta commenta il momento no in campionato: "In spogliatoio si respira rammarico e rabbia, da tradurre in energie positive: in una partita da dentro e fuori è normale - chiude -. Lo stadio pieno sarà una grandissima spinta. I tifosi atalantini sono molto calorosi, noi dovremo rimanere lucidi e cercare le motivazioni in noi stessi".

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