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Napoli, passione olandese: il primo obiettivo è Koopmeiners

Il centrocampista dell’Atalanta da anni nel mirino. A Bergamo piacciono anche Hojlund e Scalvini. Il Milan complica i piani per lo svincolato Kamada

INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Mica se ne stanno con le mani in mano a girarsi i pollici e a guardar le stelle: mentre il pallone rotola, insieme alle idee, c’è sempre un Mondo che corre, va avanti e indietro, osserva e scruta, analizza e memorizza, perché poi verrà il momento delle scelte e delle decisioni. E a quel punto bisognerà aver selezionato rigorosamente, perché dietro ogni mossa si nascondono decine e decine di milioni di validi motivi per sentirsi responsabilmente coinvolti. Del mercato, si sa, non si butta niente, men che meno le indicazioni del passato: il Napoli non ha fretta, ha un database di Castel Volturno pieno di informazioni, s’è portato appresso «innamoramenti» del passato e poi ci ha aggiunto altro, in questo tour che ha coinvolto chiunque, Giuntoli compreso (ovviamente)

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In attesa del colloquio di Giuntoli

Le cose succedono anche se Cristiano Giuntoli è in attesa di un colloquio con De Laurentiis e di chiarimenti utili per sentirsi poi libero di fare le valigie: il contratto, in scadenza nell’estate del 2024, è un ostacolo da rimuovere e per farlo è indispensabile incontrarsi e chiacchierare con il proprio presidente, liberarsi di quel vincolo, scoprire quale sia la sua volontà che è ammantata nel mistero. La Juve è consapevole della situazione in cui si trova Giuntoli ed attende, dopo aver ottenuto adesione alla propria proposta.

Napoli, fattore K

Il Napoli ha una squadra fatta e finita, un organico abbondante e comunque situazioni da definire: c’è Ndombele che è un prestito per il quale, volendo, potrebbe essere esercitato il riscatto; c’è Demme che ha giocato poco e vorrebbe più spazio, da trovare altrove; c’è dunque almeno un centrocampista e forse due da infilare nel futuro. Il primo, quasi per plebiscito, da sempre è Teun Koopmeiners (25 anni), una dolce ossessione sin dai tempi dell’AZ, inseguito pure l’estate scorsa e mai sfilato via dai pensieri del Napoli che vuole un profilo del genere o forse sarebbe più giusto dire che ha individuato l’identikit ideale per abbellirsi ulteriormente: a Bergamo c’è da guardare eccome, c’è il costosissimo Scalvini (20 a dicembre) se dovesse servire un difensore che prenda il posto di Kim, c’è anche il predestinato Hojlund (20 appena compiuti) per l’attacco, ma c’è soprattutto quel mediano-mezzala-trequartista (un po’ tutto, insomma) che intriga parecchio, nonostante abbia un prezzo d’affezione rilevante. Poi c’è Kamada, un altro sul quale le relazioni abbondano, che tra cinquanta giorni sarà libero a parametro zero: i primi contatti con il management hanno ispirato un ottimismo evaporato l’altro ieri, quando sul giapponese si è lanciato anche il Milan, che adesso sta in vantaggio. Certe storie si complicano all’improvviso e poi magicamente si ricompongono: la Champions è una dimensione alla quale Kamada è chiaramente interessato, il Napoli è sicuro di giocarla, il Milan non ancora, e ciò può dilatare i tempi della trattativa (o anche no). Il Giappone è quell’universo nel quale Aurelio De Laurentiis vuole atterrare, sposando gli interessi calcistici con quelli commerciali: Kamada ha il profilo tecnico-tattico ideale e pure un appeal che invoglia a crederci. Il fattore K ha un senso

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