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Gasperini e Lookman, un altro screzio diventa oro: mezza Europa in fila

Dopo il caso per il rigore contro il Bruges, i due fanno pace con un abbraccio: adesso parte l’assalto all’Inter con il mercato sullo sfondo

L'amore non è bello se non è litigarello. Jimmy Fontana lo cantava nel 1969, forse lo avranno pensato nello spogliatoio dell'Atalanta dopo la storica e meravigliosa prestazione dello Stadium. Uno 0-4 che è nato dopo una settimana di rimpianti per il pareggio contro il Venezia, ma non solo. Perché nella rifinitura prepartita è accaduto uno screzio fra Gian Piero Gasperini e Ademola Lookman, reo di essere stato distratto nel momento del discorso in vista della partita. Per questo lo stesso tecnico ha deciso di tirare un pallone nella sua direzione, a pretendere un'attenzione che non c'era. Normalmente sarebbe una cosa di campo che, visto quanto capitato dopo il rigore contro il Bruges, poteva portare a un nuovo incidente diplomatico fra i soliti interpreti. Invece il caso si è sgonfiato subito, senza nessun intervento societario, diventando invece benzina per quanto visto domenica sera. Gasp che decide sì di far giocare Cuadrado, ma al posto di un De Ketelaere non brillante negli ultimi tempi, mentre Lookman rimane ben saldo sul versante sinistro dell'attacco, ingaggiando ogni volta il duello rusticano con chiunque gli capiti a tiro, tra Weah e Gatti, fino al sigillo finale, griffe sulla seconda vittoria a Torino in trentasei anni, a quattro da quella precedente. Perché il vero fotogramma della partita è quello che succede dopo la sostituzione dello stesso attaccante, a dieci minuti dalla fine, quando lascia il posto a Samardzic. Due settimane fa niente saluto, nonostante la doppietta contro l'Empoli. Stavolta è stato Gasperini a chiedere un sorriso e un abbraccio, prontamente ricevuto perché Lookman sì, è timido e introverso - non in campo - ma sa apprezzare le azioni altrui senza provare rancore di sorta. 

Gasperini e Lookman: parte l'assalto all'Inter

Pace fatta quindi? Sì, ed è un ulteriore patto verso uno Scudetto che avrebbe dell'incredibile, gettando la maschera con tre mesi di anticipo e sullo sfondo un'altra supersfida, domenica prossima, contro l'Inter capolista distante solamente tre punti. Da par suo la Juventus ha capito qual è il potenziale di Lookman, finito nella lista degli obiettivi estivi prossimi venturi, anche se probabilmente sarà irraggiungibile: con questo tipo di prestazioni il prezzo sale - da uomo copertina dello 0-4 probabilmente vale 10 milioni in più rispetto a settimana scorsa - perché i club di Premier League ora lo hanno messo nel mirino e il rischio asta è concreto. Nel frattempo ci sono altre dieci partite e la sensazione che il risultato contro l'Inter sarà importante ma non decisivo in un senso o nell'altro. E la speranza che la nuova unità di intenti possa portare a riscrivere la storia, esattamente come dieci mesi fa a Dublino. 

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