BERGAMO - Una partita a scacchi, coi soliti fili da intrecciare. Gian Piero Gasperini e l'Atalanta, una storia d'amore che resta lì, sospesa nell'aria, in attesa di nuovi sviluppi: la priorità del club è tracciare una linea e capire come gestire la situazione legata al tecnico di Grugliasco. E il rinnovo, almeno per quanto riguarda il Gasp, resta in bilico su un solo elemento, ovvero come verrà gestita la costruzione della rosa in vista della prossima stagione.
Atalanta, i dubbi di Gasperini
Dopo la sconfitta col Parma, Gasperini ha in parte fatto chiarezza. Quel «per la prima volta in nove anni dovrò abbassare l'asticella, non so se sarà accettato o meno» racchiude tutto ciò che al momento crea lo stallo: il timore del tecnico è che due o tre titolari potrebbero essere ceduti come già accaduto (Lookman ed Ederson i principali indiziati nel caso in cui dovessero arrivare offerte irrinunciabili), inoltre la carta d'identità di alcuni elementi chiave dovrà essere assolutamente presa in considerazione (Djimsiti e De Roon su tutti).
Atalanta, gli obiettivi di mercato
Il club ha comunque la piena consapevolezza di quelle che saranno le difficoltà per raggiungere l'obiettivo e riconfermarsi in Europa. L'intenzione, però, è quella d'impostare il mercato sulla falsariga delle scorse stagioni rafforzando i punti carenti (a partire dalla difesa) e andando a sostituire gli eventuali partenti: al momento non sono in programma cessioni dei titolarissimi e ancora non sono arrivate offerte ufficiali per Ademola Lookman, nel mirino di Juventus e PSG.
Rinnovo, ecco la proposta dell'Atalanta
Domenica sera Gasperini ha voluto ribadire che durata e altri dettagli passano in secondo piano, ma la proposta da parte della società è arrivata già nei giorni scorsi: accordo fino al 2027, ovvero un ulteriore anno rispetto all'attuale scadenza. Al momento il tecnico prende tempo e chiede soprattutto rassicurazioni tecniche, una risposta definitiva è attesa nelle prossime ore. Probabile anche che Gasperini possa attendere eventuali offerte da altre piazze, ma al momento la permanenza a Bergamo rimane un affare a due: la Dea non ha contattato altri allenatori - «da parte nostra, tutto ciò che potevamo fare l'abbiamo fatto», ha ribadito Percassi - difficile anche vedere Gasperini fino alla naturale scadenza (2026) senza un rinnovo. Una situazione che il club vorrebbero evitare per passare un anno da separati in casa prima dell'addio definitivo.