60 milioni per Scalvini? No, grazie. È incedibile. Parola di Antonio Percassi. Stavolta l'assalto saudita all'Atalanta è fallito, anche se non è partito dall'Arabia, ma da Newcastle. Offrendo a Retegui 80 milioni per 4 anni e pagando 65 milioni alla Dea, l'Al-Qadsiah è riuscita a portare il capocannoniere dell'ultima Serie A nella Saudi Pro League.
La tentazione del Newcastle 'saudita'
I Magpies di Tonali sono di proprietà del Pif, Public Investment Fund, fondo sovrano saudita: il presidente è il principe ereditario Mohammad bin Salman Al Sa'ud, il patrimonio totale è stimato in oltre 925 miliardi di dollari, al cambio attuale quasi 800 miliardi di euro. Conquistata la Coppa di Lega dopo un'attesa lunga 56 anni, brillantemente qualificatosi alla Champions League, il Newcastle è sempre più ambizioso. Per questo ha individuato uno dei principali obiettivi del mercato 2025 in Giorgio Scavini, 21 anni, difensore e centrocampista, 107 presenze e 5 gol in nerazzurro, 8 presenze in Nazionale, all'Atalanta da quando aveva 12 anni. Difensore centrale di piede destro, fisico prestante, ottima tecnica, Scalvini può giocare sia in una retroguardia a tre sia a quattro. Gasperini, che lo lanciò in orbita quando aveva soltanto 17 anni, alla bisogna l'ha impiegato anche a centrocampo. Talento precoce, Giorgio ha giocato in tutte le Nazionali giovanili, dall'Under 15 all'Under 21; Roberto Mancini l'ha fatto debuttare in azzurro il 14 giugno 2022, a 18 anni e 6 mesi (Germania-Italia 5-2).
Scalvini potenziale 'acquisto', bentornato Sportiello
Nelle intenzioni dell'Atalanta, Scalvini è uno dei grandi "acquisti" per la nuova stagione, essendo stato indisponibile durante l'ultima a causa della rottura del crociato, accusata il 2 giugno dell'anno scorso, a due settimane dall'inizio del'Europeo e del grave infortunio alla spalla patito al ritorno in campo, il 29 gennaio scorso, contro il Barcellona, in Champions League. Scalvini è uno dei fiori all'occhiello dell'Atalanta che ha appena riabbracciato Marco Sportiello, 33 anni, autentico figlio di Zingonia, tornato per la terza volta in carriera a indossare la maglia nerazzurra, con la quale aveva collezionato 137 presenze (fra le quali il mitico 4-3 di Valencia e il quarti di finale di Champions League con il Psg), prima di vivere le esperienze con la Fiorentina, il Frosinone e il Milan. Sportiello sarà il vice di Carnesecchi, anche lui gioiello sbocciato nel settore giovanile atalantino. Nella rosa a disposizione di Juric sono sette i nerazzurri cresciuti nel centro sportivo Achille e Cesare Bortolotti: Scalvini, Carnesecchi, Sportiello, Francesco Rossi, Bonfanti, Palestra e Zappacosta.