ROMA - Ma chi è questo Cheick Diabaté? Gli appassionati più distratti hanno scoperto solo oggi l'attaccante maliano ma la doppietta contro la Juventus non è certo il suo primo lampo anche se certamente quello più luminoso. Con le due reti rifilate ai campioni d'Italia il suo bottino sale a quota 5 reti in 5 partite, con una media gol impressionante: un sigillo ogni 39 minuti in campo. Arrivato a metà gennaio in prestito dalla squadra turca dell'Osmanlisport, il centravanti di passaporto francese si è sbloccato subito nella gara d'esordio griffando un gol contro il Crotone (pur giocando solo 12 minuti) e poi nel recupero di mercoledì scorso contro Verona ha timbrato la sua prima doppietta in Serie A.
L'EXPLOIT - La gara di oggi non se la dimenticherà facilmente, nonostante la sconfitta: Diabaté ha rimontato due volte i bianconeri con due reti da dominatore dell'area piccola: prima una spaccata vincente sul passaggio di Guilherme e poi la zuccata nella ripresa su assist di Viola prima di lasciare il posto al 69' a Iemmello. Due zampate per riannodare definitivamente il feeling con il gol che aveva manifestato anche nel prestito dell'anno scorso al Metz, con cui aveva realizzato 8 gol in 14 partite. Alla soglia dei 30 anni (li compirà il 25 aprile) Cheick sembra poter scrivere la parte più bella della sua carriera, magari trovando un ingaggio in una squadra ambiziosa nella prossima stagione. E pensare che agli inizi lo accusavano di essere scoordinato, lo snobbavano per il fatto di non avere una grande tecnica. Lui ha replicato solo con il lavoro e con i gol, e con quelli di oggi sono 100 tondi tondi in carriera su un totale di 222 partite. Non ci sono molti centravanti che possono ostentare numeri simili sul biglietto da visita.