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Bologna, l'ora di Medel: "Europa? Difficile, ma ci proveremo"

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Il cileno: "La dirigenza ha fatto di tutto per convincermi, la chiamata di Mihajlovic è stato un ulteriore motivo per accettare. Per allenarmi ho rifiutato la convocazione del Cile"

BOLOGNA  Giorno importante in casa Bologna: oggi è stato presentato alla stampa l'ultimo acquisto rossoblù, Gary Medel. "L'abbiamo voluto fortemente per sopperire alla partenza di Pulgar: pur avendo caratteristiche diverse nelle intenzioni dello staff tecnico rappresentava il sostituto ideale - esordisce l'amministratore delegato felsineo Claudio Fenucci - Si è preso subito un posto di rilievo in campo e nello spogliatoio". La parola passa a Medel: "Innanzitutto sono contento di essere tornato in Italia. Non speravo di giocare subito anche perché avevo fatto solo la rifinitura, la cosa importante è aver preso subito i tre punti". Sulla sua collocazione tattica: "Sono disponibile a giocare ovunque, in Nazionale gioco difensore centrale e posso farlo anche qui". Sui motivi che lo hanno spinto in Emilia: "La Serie A è un campionato competitiva e poi la mia famiglia era molto contenta di venire a vivere qui. La dirigenza ha fatto di tutto per convincermi e poi la chiamata di Mihajlovic è stato un ulteriore motivo per accettare". Il suo connazionale Erick Pulgar ha tessuto le lodi della sua ex squdra a Medel: "Mi ha raccontato della scorsa stagione e del gran finale che ha fatto la squadra. Mi ha parlato bene della città e di come si mangia. Ora lui prosegue la sua carriera altrove ma per me resta un grande giocatore e una grande persona".

Sulla stagione appena iniziata: "Vogliamo iniziare bene il campionato. L'obiettivo è arrivare più in alto possibile, la qualificazione in Europa è difficile ma ci proveremo. In una squadra così giovane voglio portare la mia esperienza". Medel ritrova in rossoblù il suo amico Palacio: "Rodrigo è una grandissima persona, molto positiva. Mi ha raccontato della città e della squadra, sono contento di giocare di nuovo insieme. Il primo impatto con la città? Meraviglioso. La gente è carina e mi sento molto bene. Ho rifiutato io la convocazione con il Cile perché volevo allenarmi qui ed essere pronto per il Bologna". Sul ruolo in cui giocherà a Brescia, Medel non si sbilancia: "Deciderà lo staff tecnico, io sono a disposizione". Ai tempi dell'Inter Roberto Mancini disse che gli sarebbe piaciuto avere 24 Medel. "Non ci possono essere 24 Medel (ride, ndr). L'importante è allenarsi tutti al massimo e dare tutto alla propria squadra. Continuo a metterci la faccia in campo anche se ho più esperienza e più leadership e posso dare una mano così alla squadra". Chiusura sulla lotta scudetto: "Ultimamente grandi giocatori sono arrivati in Serie A ed è una cosa positiva. La lotta scudetto è apertissima, anche l'Inter può dire la sua".

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