BOLOGNA - Svelato finalmente l’arcano relativo a Mitchell Dijks, vi raccontiamo i motivi per i quali l’esterno olandese deve per ora continuare a lavorare a parte e non si conoscono almeno a oggi con esattezza nemmeno i tempi di recupero. Il giorno prima di Juventus-Bologna, Dijks ha riportato nel corso dell’allenamento di rifinitura una distorsione al secondo dito di un piede, in un primo momento sembrava un guaio di poco conto ma poi ecco che è diventato più serio. Da allora sono passate su per giù tre settimane e ancora non si intravede una luce. Perché si tratta di un infortunio molto raro per il quale manca anche una casistica sui tempi di recupero. Pensate che i sanitari del Bologna ritenevano di poter riconsegnare l’esterno olandese a Miroslav Tanjga ed a Emilio De Leo già per la partita interna contro l’Inter, ma non è stato così, perché Dijks ha continuato ad avvertire dolore, tanto da dover portare avanti solo un lavoro differenziato.

Va detto che l’olandese è stato visitato anche un paio di volte da uno specialista del piede, che ha confermato la prima diagnosi e anche che ora come ora non si possono stabilire con precisione (appunto) quelli che saranno i tempi di recupero. In questo senso: potranno occorrere ancora 2 settimane come 3 o addirittura 4 prima di poter rivedere Dijks in campo in partita, anche perché i sanitari del Bologna, d’accordo con i tecnici, hanno deciso che l’olandese tornerà a giocare solo quando sarà completamente recuperato, non volendo farlo incorrere in ricadute. E’ chiaro che la speranza di tutti a Casteldebole è che Dijks ce la faccia a recuperare già per l’impegno contro il Parma alla ripresa del campionato, anche se a oggi è più probabile che possa tornare a essere disponibile per la trasferta di Napoli la settimana successiva.

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