BOLOGNA - Sinisa Mihajlovic, stavolta, lo ha detto chiaro e tondo: "Siamo contati, da cinque mesi stanno giocando sempre quei tre". Il riferimento è a Soriano, Dominguez e Svanberg, i centrocampisti del Bologna che sono costretti agli straordinari visti i lunghi infortuni di Schouten e Kingsley. E, come se non bastasse, quando manca Arnautovic (come contro la Fiorentina) i problemi di una rosa troppo corta si allargano anche al reparto offensivo. Santander e Van Hooijdonk non vengono ritenuti adatti al gioco impostato dal tecnico rossoblù, dunque la cura possibile è una sola: intervenire sul mercato di gennaio. Un centrale ed un esterno di centrocampo più un attaccante: questo serve a Mihajlovic per rimanere nella parte sinistra della classifica, obiettivo dichiarato del tecnico serbo e del suo Bologna. Oltre agli arrivi, però, sarà importante cedere quei giocatori che sono troppo sacrificati in un ruolo non propriamente adatti alle loro carattersitiche dato il nuovo modulo (Orsolini e Skov Olsen sono gli esempi più lampanti) o troppo fuori dalle idee di Miha (Santander e Van Hooijdonk, appunto). "A gennaio faremo qualcosa se ci saranno le possibilità" sono state le parole di Claudio Fenucci, ad rossoblù. Non il segnale incoraggiante sperato dal tecnico, ma i conti si dovranno fare alla fine del mercato di gennaio: lì si potrà capire cosa realmente la proprietà vuole da questo Bologna.