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Cambiaghi, la carta vincente del Bologna: spacca le partite ed è decisivo

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Cambiaghi, la carta vincente del Bologna: spacca le partite ed è decisivo Getty Images
Chi rimpiangeva Saelemaekers può ricredersi. Italiano lo ha fortemente voluto e lui determina: l'infortunio è ormai alle spalle

Perché Nicolò Cambiaghi, che una volta rientrato dalla rottura del legamento crociato sta spopolando e che a Verona ha firmato il suo primo gol con il Bologna, e non Alexis Saelemaekers? Ecco il retroscena, non dimenticando come questo argomento abbia tenuto banco per mesi, con una bella fetta del popolo rossoblù che non comprendeva i motivi della rinuncia da parte del Bologna all’esterno belga. Detto che nel caso in cui Cambiaghi non si fosse infortunato alla prima giornata di campionato contro l’Udinese probabilmente tutta questa nostalgia per Saele non sarebbe stata evidenziata, è lecito sottolineare come non sia stata una decisione di natura economica: il riscatto di Saelemaekers sarebbe stato di 10 milioni, che su per giù è la stessa cifra che il Bologna ha versato all'Atalanta per Cambiaghi. Il discorso è un altro: gli uomini dell’area tecnica rossoblù si erano fatti un’idea precisa sul suo conto, e cioè che Saele aveva almeno in parte deluso nel girone di andata e che di contro aveva fatto un buon girone di ritorno, ma sarebbero stati pronti a riscattarlo nel caso in cui Vincenzo Italiano lo avesse desiderato. Il punto è che il primo esterno richiesto dallo stesso Italiano è stato proprio Cambiaghi, ritenuto più adatto del belga per la sua capacità di strappare, anche alla luce di quello che è il credo tattico del tecnico rossoblù, fatto nel limite del possibile di poco palleggio e più verticalizzazioni rispetto a Thiago. 

Bologna, Cambiaghi spacca le partite

E tenendo presente come Sartori e Di Vaio avessero chiuso Cambiaghi già l’estate precedente solo se Motta avesse benedetto questo suo arrivo, il pensiero di Italiano è come se avesse finito per sfondare una porta aperta. Ora, mancando la controprova non potremo mai saperlo con assoluta certezza ma la sensazione è che Thiago in caso di permanenza avrebbe preteso la riconferma di Saelemaekers, mentre Italiano ha preferito un esterno con una maggiore forza esplosiva, pur riconoscendo quella che è la grande qualità del belga. Dato a Cambiaghi quello che è di Cambiaghi, c’è da dire che dopo averlo visto all’opera in queste ultime settimane, nonostante avesse alle spalle quasi 6 lunghi mesi di calvario, tanta gente di Bologna può anche essersi ricreduta e soprattutto aver capito per quale motivo Sartori e Di Vaio lo avrebbero voluto già per la stagione precedente. Fin qua legittimamente Italiano lo ha gestito per quanto riguarda il minutaggio, al di là della trasferta di Parma dove è stato impiegato dall’inizio, nelle altre partite il tecnico rossoblù gli ha ritagliato spazi più o meno grandi a giochi avviati. E sempre quando è entrato ha spaccato la partita con le sue volate, con i suoi strappi, con i suoi cross. 

Cambiaghi, cross e gol

Qualche esempio? Ha messo in mezzo all’area contro il Milan il pallone per il gol di Dan Ndoye, contro il Cagliari prima si è procurato un calcio di rigore per un fallo commesso su di lui da Felici e poi ha regalato l’assist per il gol vincente di Riccardo Orsolini, sempre con un pallone mezzo dalla fascia sinistra. Certo, eccome se anche domenica a Verona ha determinato nella seconda parte, e non tanto per il gol arrivato anche per una papera di Montipò quanto per gli affanni creati a Dawidowicz, che lo ha fermato ricorrendo solo alle cattive maniere. E’ evidente come a Cambiaghi vada dato il tempo per poter acquisire soprattutto la necessaria continuità, ma quello che ha già evidenziato dovrebbe essere sufficiente per convincere gli scettici di allora come gli uomini dell’area tecnica e Italiano abbiano fatto bingo portandolo a Casteldebole. 

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