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Bologna, allarme Castro dopo la nazionale: tutto sulle sue condizioni

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Bologna, allarme Castro dopo la nazionale: tutto sulle sue condizioni LaPresse
L’attaccante rientra oggi dall’Argentina: ha subito un colpo traumatico durante l’ultimo allenamento

Allarme Santiago Castro. Anche perché d a Buenos Aires in queste ultime ore sono rimbalzate a Bologna da una parte notizie molto confuse e da un’altra poco rassicuranti. Nel senso che nel corso dell’ultimo allenamento con l’Albiceleste, in uno scontro di gioco, secondo alcune fonti argentine Santi avrebbe riportato in un primo momento una forte contusione a una caviglia, per altre fonti al collo di un piede e per altre ancora all’avampiede. In poche parole, chi ci capisce qualcosa è bravo. Più tardi è stato indicato proprio nelle vicinanze dell’alluce il guaio accusato dal giovane attaccante rossoblù, che questa mattina atterrerà a Milano Malpensa (con Benjamin Dominguez) e successivamente raggiungerà Casteldebole, dove prima sarà visitato dai sanitari del Bologna Gianni Nanni e Giovanni Sisca e successivamente sarà sottoposto a una risonanza magnetica al piede interessato, che indicherà l’esatta entità del problema e anche quelli che saranno i tempi di recupero. Inutile nascondere come al centro tecnico rossoblù alberghi una certa apprensione per quanto riguarda le condizioni fisiche di Castro, e tutti preferiscono non farsi sfuggire neanche un sussurro non sapendo fino in fondo come siano andate le cose e quale sia il danno riportato da Santi. In pratica l’unica nota positiva che arriva dallo stesso entourage della nazionale argentina è rappresentata dal fatto che non ci sarebbe alcuna frattura. E ciò se confermato, sarebbe già estremamente importante.

Bologna, Castro a rischio stop: le sue condizioni

Perché è vero che sabato a Venezia in campionato Castro non avrebbe potuto giocare essendo squalificato dopo il cartellino giallo rimediato contro la Lazio, ma è altrettanto vero che basta guardare più avanti per capire quale periodo complicato e al tempo stesso decisivo stia aspettanto il Bologna. Che martedì sarà impegnato a Empoli nella semifinale di andata di Coppa Italia (il ritorno è programmato per giovedì 24 aprile al Dall’Ara) poi avrà tre partite di campionato che sono un programmone: la prima interna contro il Napoli, la seconda a Bergamo contro l’Atalanta e la terza di nuovo a Bologna, nel giorno di Pasqua, contro l’Inter. Come potete capire, al termine di questo trittico esaltante sapremo con maggiore cognizione di causa quello che dovrà essere il domani del Bologna anche per quanto riguarda lo sbarco in Europa e in quale Europa. Tornando a Castro, è evidente che per la ristrettezza dei tempi anche un problema poco serio rischierebbe di fargli saltare una, se non addirittura due settimane. Al di là di ciò, leggete qua. Primo punto: la speranza dei sanitari rossoblù è che possa trattarsi solo di una forte contusione e che sian o esclusi interessamenti sia di tendini che del comparto osseo. Secondo punto la grande felicità di Castro. «Sono grato a Dio per avermi fatto vivere questi bei momenti, enorme la performance di questa squadra e delle persone. Classificati al Mondiale 2026».

Bologna, il punto su Odgaard e Dallinga

Ora, che Thijs Dallinga avrebbe giocato sabato a Venezia per la squalifica di Castro era un segreto conosciutissimo fin dalla domenica strafelice del 5-0 alla Lazio, mentre per le partite successive tutto dipenderà dall’esito della risonanza magnetica (appunto) alla quale oggi sarà sottoposto Castro e soprattutto da quando Santi potrà essere a disposizione di Italiano. Va sottolineato come Jens Odgaard sia diventato fondamentale come trequartita alle spalle della prima punta per la sua capacità di fare alla grande entrambe le fasi, ma in caso di necessità ecco che il danese potrebbe anche essere impiegato come attaccante centrale in alternativa allo stesso Dallinga. Ma per il momento a Casteldebole preferiscono guardare al bicchiere pieno, anche se inevitabilmente temono di poterselo ritrovare pieno solo a metà. Metà vuoto no, mai, avendo già evidenziato come il Bologna sappia essere sempre una squadra vera, anche nelle difficoltà. 

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