L’ Orso azzurro ha smesso di bussare e non solo perché il ct Spalletti era all’Olimpico per la finale di Coppa Italia. Un doveroso tributo alla stagione super del Bologna e del suo attaccante esterno, 13 gol e 4 assist in campionato. Il ritorno in Nazionale si consumerà appena verranno diramate le convocazione per la doppia sfida con Norvegia e Moldavia. Il nome di Riccardo Orsolini, questa volta e salvo clamorosi imprevisti, entrerà in lista. Si tratta di un ritorno a un anno esatto di distanza dall’amichevole del Dall’Ara con la Turchia (in cui giocò titolare senza incantare) e all’esclusione, nei giorni successivi, dai 26 per l’Europeo in Germania. Spalletti doveva tagliare un esterno, erano tre in lizza, El Shaarawy (per duttilità) e Zaccagni vennero preferiti a Orsolini.
Esigenze
Nessun pregiudizio. Dopo l’estate, la virata tattica dell’Italia verso il 3-5-2 aveva penalizzato le ali (non solo l’Orso) e favorito la ricerca di alternative a Dimarco e Cambiaso. Spalletti non ha intenzione di cambiare di nuovo corso, ma già a marzo per i quarti Nations con la Germania aveva richiamato Politano e Zaccagni e spiegato l’esigenza di ritrovare il dribbling. Se in Norvegia (il 6 a Oslo) servirà un blocco compatto e bisognerà resistere all’urto di Haaland e dei suoi fratelli, il 9 al Mapei di Reggio Emilia per bucare la Moldavia l’uno contro uno sulle fasce diventerà indispensabile. Altre considerazioni: Dimarco e Cambiaso non sono al top, in difesa Calafiori è appena rientrato, ma Buongiorno è fermo per infortunio e Bastoni giocherà la finale di Champions. Non sarebbe sorprendente rivedere la difesa a quattro. Ecco perché in lista entreranno Politano, Orsolini, Zaccagni (se non dovrà fermarsi per la pubalgia) e forse Zappacosta (più di Acerbi) per esperienza e duttilità.
Dubbio interisti
In attesa di capire se Inzaghi e Conte andranno allo spareggio scudetto, tra il 26 e il 30 maggio Spalletti ufficializzerà la lista dei convocati. Il calendario super compresso preoccupa il Club Italia. Prendete gli interisti, attesi dal Psg il 31 maggio a Monaco di Baviera e il 17 giugno a Los Angeles per il debutto al Mondiale per Club: non avranno respiro e neppure un giorno di ferie. Il ct dovrà considerare chi chiamare per la Norvegia e se lasciarli liberi subito dopo Oslo. Un bel rompicapo.