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Italiano e Bologna, primo incontro per il rinnovo: lo hanno cercato Milan e Roma

Il tecnico è legato al club fino al 2026: chiede di allungare il contratto di altre due stagioni. Saputo e Fenucci disposti a offrire anche garanzie tecniche

Perché rimandare a domani quello che può essere fatto oggi. Oggi, sì, perché a Casteldebole Claudio Fenucci, Giovanni Sartori e Marco Di Vaio incontreranno Francesco Caliandro, il procuratore di Vincenzo Italiano, per porre le basi sull’allungamento del contratto del tecnico. Sia chiaro, il governo rossoblù non ha alcun timore per quanto riguarda la permanenza di Italiano sulla panchina del Bologna, e non tanto per il motivo che tra le parti c’è un contratto in essere fino al giugno del 2026, ma al di là di ciò vorrebbe che il nero su bianco fosse messo entro tempi molto brevi, perché prima sarà chiuso questo discorso e più bello e costruttivo sarà per tutti. Certo, anche per allontanare le voci insistenti e fastidiose per le orecchie del popolo rossoblù che vorrebbero Italiano da qualche settimana prima sulla panchina del Napoli e ora su quella del Milan o della Roma, anche se negli ultimi due anni mai una volta che ci abbiano preso, da Calafiori a Zirkzee, da Beukema a Castro, da Lucumi a Ferguson e a Orsolini, accostati a lungo a Inter, Juventus e Milan, quando poi i primi due sono passati all’Arsenal e al Manchester United e gli altri sono rimasti al Bologna. 

Italiano-Bologna, feeling straordinario

Da Joey Saputo a Fenucci, da Sartori a Di Vaio, tutti e quattro vogliono fortissimamente che Italiano allunghi il suo contratto almeno di un anno e volete sapere qual è l’idea sul tema dello stesso Italiano? Restare a Bologna, primo perché con la società ha trovato da subito un feeling straordinario, secondo per l’empatia e la connessione esistenti tra lui e il popolo rossoblù, che Italiano ha conquistato non solo con i risultati ma soprattutto con la sua infinita passionalità e il suo entusiasmo addirittura contagioso. E questo non è un caso, poi in fondo basta andare a rivisitare chi sono stati gli allenatori più amati negli ultimi trent’anni per capire quello che è l’identikit ideale per Bologna: Renzo Ulivieri, Carletto Mazzone e Sinisa Mihajlovic. Poi a ruota Stefano Pioli. Tutti allenatori (e personaggi) molto caldi e coinvolgenti, che hanno saputo esternare e condividere con la gente emozioni, gioie e talvolta anche amarezze. A differenza di Francesco Guidolin e Thiago Motta, due grandi allenatori, che nonostante le loro vittorie non sono entrati fino in fondo nel cuore della gente di Bologna per la loro maggiore freddezza. 

Italiano, garanzie tecniche sul mercato

È evidente che nel colloquio di oggi tra i capi rossoblù e Caliandro saranno toccati due aspetti, entrambi importanti. Il primo è legato al rafforzamento tecnico del Bologna, perché come è giusto che sia Italiano vuole capire meglio quello che è il progetto della società per quanto riguarda la campagna acquisti-cessioni. Nel senso che il tecnico immagina che di fronte a proposte estremamente cariche di euro potrebbero essere ceduti due giocatori, e conoscendo quelle che sono le dinamiche del calcio da una parte non si opporrebbe, ma da un’altra vorrebbe avere anche le garanzie sul fatto che chi parte debba essere sostutuito come si deve, anche perché inevitabilmente cresceranno le attese del popolo rossoblù dopo aver visto prima giocare il Bologna in Champions Leage e poi aver goduto per la vittoria della Coppa Italia. Il secondo aspetto è relativo all’adeguamento economico del contratto, perché è naturale che alla luce dell’annata da favola vissuta Caliandro chiederà per il suo assistito un aumento dell’ingaggio e bonus più alti. Ora, che possa arrivare da subito la fumata bianca è eccessivo, anche se non del tutto da escludere, ma la volontà di continuare ad abitare sotto lo stesso tetto c’è da tutte e due le parti e non c’è niente che conti di più. Insomma, a meno di clamorosi (ma davvero clamorosi...) ripensapenti poco ma sicuro le firme saranno messe, poi se saranno messe oggi, la prossima settimana o tra due non cambierà niente. Intanto, come da contratto, Nicolò Casale è stato riscattato a titolo definitivo per 7,5 milioni di euro e sarà legato al Bologna fino al giugno del 2028. 

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